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Soriano: «Con Mihajlovic sono cresciuto. Sogno l’Europeo»

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Nel corso della seconda parte di intervista, Roberto Soriano ha affrontato nuovamente il tema legato alla Serie B e alla sua esperienza personale nella Sampdoria. Nascosto nel cassetto, però, resta un sogno.

 

«Quando posso guardo le partite, nonostante non trascorra molto tempo davanti alla tv. Nel tempo libero preferscio staccare la spina, però la B è bella da seguire e non credo di essere un termine di paragone per gli attuali calciatori. Devo fare ancora tanta strada, ma ammiro il bel gruppo dell’Under 21 che si è formato: penso a Sensi, Mandragora, Mazzitelli: c’è la possibilità di mettersi in mostra e la maglia azzurra dà una carica in più».

 

Una carica e una ricompensa: «Se penso che nel 2006 ero in piazza a festeggiare il Mondiale vinto dall’Italia… Un sogno coronato e da conquistare con il passare dei giorni grazie al duro lavoro. Euro 2016 è indubbiamente un traguardo che – aggiunge ai microfoni di BMagazine – non si raggiunge senza sacrificio e dedizione».

 

Il primo obiettivo riguarda innanzitutto la Samp: «Nelle due stagioni con Mihajlovic sono cresciuto molto sotto tutti gli aspetti. Sono diventato più cattivo e determinato in zona gol, ma so di poter fare ancora meglio: devo essere meno buono e bello, servono anche i gol brutti. Me lo ripete spesso anche Montella, che coi gol ci sapeva fare. Il mio ruolo? Un centrocampista dovrebbe adattarsi a tutte le situazioni che gli allenatori gli propongono. Non ho dunque un ruolo preferito, cerco di mantenere le mie caratteristiche in ogni zona del campo, soprattutto negli inserimenti senza palla».

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