2013

Soriano a Samp Magazine: «Grazie Samp: mi sento blucerchiato»

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Lui è uno di quelli benedetti dal cambio di tecnico: Roberto Soriano sta vivendo un buon momento dopo le ultime due gare di campionato contro Lazio ed Inter. Nella prima ha segnato il primo gol in A, nella seconda è stato tra i migliori in campo. E’ lui stesso a spiegare i cambiamenti avvenuti: «Il mister ci ha chiesto di dare il massimo per questa maglia. Ci ha chiesto di mettere in campo tutto ciò che abbiamo in corpo per conquistare il prima possibile la salvezza – esordisce il centrocampista – Sappiamo che non sarà semplice, ma questo è l’obiettivo di tutti». Su tutto, una cosa l’ha colpito del neo-tecnico blucerchiato: «La schiettezza. Nonostante la classifica non sia positiva a tutt’oggi, Mihajlovic ha messo subito in chiaro che non gli piace vedere musi lunghi – risponde il numero 21 blucerchiato – Allegria nello spogliatoio e coraggio sul campo: è questo che vuole e con questo è riuscito a riportarci l’entusiasmo che ci era mancato negli ultimi tempi».

Il nuovo modulo ha certamente cambiato l’impatto del Doria: «Il nuovo modulo ha favorito il cambiamento. Si tratta di un modulo offensivo, che ci permette di giocare all’attacco e di essere particolarmente pericolosi – commenta Soriano, 22 anni – Se, come abbiamo fatto nelle ultime partite, riusciamo a correre e sacrificarci tutti insieme, per gli avversari sarà difficile batterci». Anche perché il ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 sembra donargli: «Mi trovo molto bene, è il ruolo che preferisco. Fin da bambino, in Germania, venivo utilizzato in quella zona del campo – ricorda il centrocampista della Samp – Una volta in Italia, sono stato impiegato il più delle volte da centrale in una mediana a quattro, ma dietro la punta credo di rendere al meglio. In più il mister ci lascia liberi davanti di agire, una responsabilità che mi assumo volentieri». Sul ritorno al gol, per giunta di testa: «E’ un caso, visto che non si tratta proprio della mia specialità. Vorrei segnare di più, andrebbe bene in tutti i modi e, giocando qualche metro più avanti, spero aumentino le opportunità – commenta Soriano a Samp Magazine – Sarebbe bellissimo rivivere la gioia di un gol sotto la Sud: è stata una gioia immensa. Mi rimarrà dentro per sempre».

Intanto, come dimostrato non solo da lui ma anche da Renan, chi entra dalla panchina può essere decisivo: «Mi fa un piacere immenso per tutta la squadra e sono contentissio per Renan. Proprio come me, non ha avuto tanto spazio, ma si è sempre allenato alla grande e in quei pochi minuti a San Siro ha dimostrato d’esser utile – dice l’italo-tedesco – Questo è lo spirito giusto, lo stesso che abbiamo visto in Coppa Italia da parte di tutti i ragazzi meno impiegati». Intanto, per i giovani, non è facile emergere nel calcio italiano: «Non fu facile neanche per me ambientarsi i primi tempi, la lontananza da casa si faceva sentire. Ma la Samp ha rappresentato per me una seconda famiglia. Hanno creduto in me e mi hanno permesso di diventare un calciatore professionista: per questo, sarò sempre grato alla società – afferma Soriano, ex Bayern Monaco – Anche se non parlo ancora bene l’italiano, oggi posso dire di essere un genovese acquisito ed un sampdoriano. Sì, dopo l’esperienza ad Empoli, ho vissuto anche l’anno difficile della B, ho sofferto e ricevuto qualche critica, ma fa parte del gioco. E le difficoltà, del resto, ti aiutano a crescere».

Chiusura sul suo futuro con questa maglia: «Ho soltanto 22 anni, non ho ancora dimostrato nulla: è normale che non possa sentirmi affermato. Continuerò a lavorare nel migliore dei modi, spero di farmi trovare pronto ogni volta che sarò chiamato in causa. Ovviamente, spero di giocare il più possibile – chiude Soriano – Una certezza, però, ce l’ho: darò sempre il massimo per questi colori e, in particolare, per il presidente Garrone che mi è stato sempre vicino».

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