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Il Sistema di gradimento arriva al Ferraris: cos’è e cosa comporta

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La Sampdoria sposa l’etica allo stadio, il “Codice di condotta” e il “Sistema di gradimento” arrivano al “Ferraris”: ecco cosa cambierà

L’anno scorso il Ministero degli Interni, la FIGC e le Leghe professionistiche di Serie A, B e C hanno prodotto un Protocollo d’Intesa che dalla prossima stagione sportiva 2018/19 entrerà in vigore e comporterà alcune variazioni sulle modalità di accesso agli stadi italiani. Tra queste, la più importante risulta indubbiamente il cosiddetto “Sistema di gradimento”, uno strumento che consentirà di limitare e modificare la validità del titolo d’accesso allo stadio – e, di fatto, l’ingresso allo stesso – sulla base di un “Codice di condotta” che tutte le società calcistiche saranno tenute ad adottare. Ma cos’è il “gradimento” e cosa comporterà? 

Il provvedimento, innanzitutto, ha come obiettivi quelli di regolamentare i comportamenti tenuti all’interno degli impianti italiani ed evitare scene come quelle dello scorso Sampdoria-Napoli, o perlomeno a responsabilizzare le società stesse nei confronti delle proprie tifoserie. Non saranno infatti più tollerati atteggiamenti violenti – fisici o verbali che siano – per motivi di “razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine etnica” e qualunque comportamento che “configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori o, più in generale, che le società sportive ritengano non rappresentativo della propria tradizione e della propria identità sportiva”.

La Sampdoria, perciò, potrà riservarsi il diritto di negare la vendita dei biglietti a tali soggetti, o decidere di sospendere – definitivamente o per un determinato periodo di tempo – l’efficacia di un biglietto già venduto. Il tutto vale anche per gli abbonamenti, già venduti o meno. Verranno condannati tutti i comportamenti giudicati discriminatori od offensivi anche nei confronti della squadra avversaria, delle Istituzioni di qualsiasi tipo, ma anche verso la stessa società sportiva, nelle figure dei propri dipendenti e collaboratori (ad esempio, uno steward).

Il “gradimento” potrà essere utilizzato da una società anche per tutelarsi dal mancato rispetto del Regolamento d’uso dello stadio, dalla diffusione in qualsiasi forma e modo senza espressa autorizzazione di immagini e/o suoni relativi alle gare disputate presso lo stadio, dalle attività di bagarinaggio, dai fenomeni di secondary ticketing, dall’ingresso allo stadio senza un titolo di accesso valido, o ancora dall’invasione di campo e all’accesso ad aree per cui non si è autorizzati.

Ovviamente, per chi verrà colpito dal provvedimento non è previsto alcun rimborso del tagliando. Anche i minori saranno sanzionabili, purché di almeno 14 anni di età. La società potrà venire a conoscenza, e quindi condannare, i comportamenti scorretti anche tramite l’acquisizione di immagini provenienti dai social network da cui si possa risalire al soggetto responsabile, oltre che da segnalazioni di vario tipo e da testimonianze dirette. In casi di “particolare tenuità“, si potrà verificare anche l’assenza di provvedimenti, con una semplice lettera di richiamo o diffida che inviterà a rispettare il “Codice di condotta”. Per il testo completo vi rimandiamo qui.

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