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Sinisa rischia di pentirsi: la panchina del Milan traballa
Ancora una settimana e poi basta, tanti saluti e amici come prima. Questa la situazione di Sinisa Mihajlovic, con la sua avventura al Milan in dirittura d’arrivo. Sì, perchè se non azzeccherà il test contro la Roma all’Olimpico, potrà dire addio alla panchina rossonera tanto bramata fin da inizio 2015, quando era ancora alla Samp. Ma non sarà così facile, perchè anche la Roma ha bisogno di punti e di salvare il suo allenatore, Rudi Garcia, e non giocherà certo per provare a pareggiare, anzi.
Quindi la situazione per il tecnico serbo si fa bollente, ma lui sembra non preoccuparsi: «Non mi fascio la testa prima di rompermela», e va avanti per la sua strada, ma in cuor suo sa che quella contro i giallorossi può essere la sua ultima gara con il Milan, e chissà che non abbia un po’ di rimpianti nell’aver lasciato Genova a giugno.
D’altra parte, si sa, “chi troppo vuole nulla stringe”: sin da inizio 2015, probabilmente, Mihajlovic stava già pensando di andarsene, creando una situazione tra lui e i giocatori che poi si rispecchiava tutte le domeniche in campo, con una sensazione di insicurezza palese. Le continue smentite, la mancata qualificazione all’Europa League, e poi il capitano abbandona la nave, e tanti saluti. L’approdo al Milan non è stato però come nei suoi sogni di gloria, e ha trovato una situazione ben peggiore di quello che credeva, fra una fiducia mai pienamente ottenuta dalla dirigenza e tanti acquisti non voluti; una squadra che di Mihajlovic ha proprio poco e i risultati sono questi. Ora i rossoneri sono come l’ultima Samp dell’anno scorso: tanto fumo e niente arrosto, minuti e minuti di passaggi sulla trequarti senza avere la freddezza di buttarla dentro, ciò che adesso Montella sta pian piano insegnando ai suoi.
Forse sarebbe stato meglio restare alla Sampdoria, dove era servito e riverito da tutti, naturalmente fino a quanto il tifo e i giocatori non hanno sentito puzza di bruciato. E ora Sinisa, se sei un uomo tutto d’un pezzo come dici sempre di essere, vai e vinci contro la Roma, perchè è la tua ultima occasione per dimostrare di esserti meritato la Scala del calcio e di non aver mollato invano la Sampdoria, per fare ‘sto maledetto salto di qualità al quale tutti quelli che passano per Genova, purtroppo, ambiscono.