2015

Simone Corazza: «Muoversi aiuta a crescere, ma un altro anno qui…»

Pubblicato

su

Ogni anno una nuova avventura, ogni anno un passo avanti per crescere. Simone Corazza, punta classe 1991 di proprietà della Sampdoria, ha disputato quest’anno forse la sua miglior stagione: con la casacca del Novara, 12 reti che sono valse la promozione del club in Serie B. La carriera del ragazzo, in giro per il nord Italia in prestito dal 2009, è stata un continuo crescendo, culminato con una stagione da protagonista in un club di primo livello.

Voi ragazzi avete compiuto una vera impresa. Te lo saresti aspettato a inizio campionato?
«Sapevo che sarei andato in una grande società e anche una grande squadra con giocatori di alto livello e categoria superiore. Mi sono messo in gioco, ho voluto vedere fino a che punto potevo migliorare. Poi sono stato molto bene però ovviamente tutto è stato coronato dalla vittoria del campionato».

In questa vittoria le tue reti sono state fondamentali, hai pure segnato un nuovo record personale… Possiamo dire sia arrivata la tua consacrazione tra i professionisti?
«Ogni anno cerco sempre di fare meglio, battere il mio record personale è motivo d’orgoglio sempre più grande. Devo continuare così dando sempre il 100%: solo così si raggiungono i risultati».

È dal 2009 che giri in prestito in lungo e in largo: per un giovane questo è più stancante o al contrario ritieni sia stimolante?
«Ci sono i pro e i contro, diciamo che muovermi mi arricchisce: conosci nuovi giocatori, ti metti alla prova con giocatori sempre più forti e personalmente questo mi aiuta molto a crescere».

Quindi non credi sia meglio un po’ di stabilità per crescere?
«Il bisogno di stabilità secondo me passa in secondo piano perché fa tutto parte della crescita di un giocatore: fa bene muoversi ecco».

Hai già pensato a cosa ti piacerebbe fare la prossima stagione? 
«Il mio sogno è quello di giocare in Serie A un giorno. Certo, fare una tappa in Serie B prima sarebbe ottimo, non ci ho mai giocato. Non so come si svilupperà la situazione, però qui mi sono trovato benissimo, mi sono subito ambientato e sono stato accolto molto bene: sì, starei bene qui. Però bisogna vedere, è ancora presto per decidere».

Cambiando radicalmente discorso, la Sampdoria domani si giocherà il tutto per tutto contro la Lazio: ce lo fai un pronostico?
«No, no, (ride) non me la sento. Posso solo dire che sarà una grande partita, quest’anno sono veramente forti e si meritano il posto in cui sono. L’obiettivo è sempre alla portata: non esistono partite decise prima».

Exit mobile version