Simic: nell'amichevole tanti indizi di un probabile successo
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Simic: nell’amichevole tanti indizi di un probabile successo

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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Ieri nell’amichevole contro il Lugano, Marco Giampaolo ha avuto modo di provare alcuni dei ragazzi meno visti in campionato e alcuni proprio mai visti in senso assoluto. Tra questi anche Lorenco Simic, gigante difensivo

Facciamo subito una premessa: da un’amichevole è difficile trarre giudizi completi su un giocatore nuovo. Per questo motivo le osservazioni che stiamo per fare, da quello che abbiamo visto durante i secondi quarantacinque minuti di Sampdoria-Lugano, nei confronti di Lorenco Simic dovranno essere poi corroborate da ulteriori prestazioni positive, magari anche nel finale di questo campionato. Cosa ci ha stupito del difensore croato? Innanzitutto, innegabile dirlo, la prestanza fisica. Alla Sampdoria mancava da tempo un giocatore che potesse sfruttare le sue lunghe leve per dominare il campo. Non solo è alto un metro e novantacinque, ma strutturalmente è ben piantato, cosa che lo rende pericoloso anche nelle situazione di corner. Una cosa su cui Giampaolo potrà quindi lavorare, in fase offensiva, è lo sviluppo degli schemi su calcio piazzato da cui potrebbero nascere azioni interessanti per la “testa” di Simic. Il fatto di essere una torre ha i suoi lati positivi anche in difesa, seppur con la debita attenzione nel saltare: la sua stazza gli permette di arrivare per primo sui palloni ma deve essere accorto a farlo senza “gomiti larghi” e senza travolgere il suo avversario. Questo potrebbe anche essere un punto a suo sfavore, infatti sarà sicuramente un giocatore bersagliato dalle ammonizioni, a meno che non impari ad essere intelligente negli interventi.

BUON SANGUE NON MENTE: GRINTA INESAURIBILE – Un altro dettaglio non indifferente, uscito fuori dall’amichevole di ieri, è forse uno dei tratti peculiari dei giocatori croati. La inesauribile grinta. Simic, seppur ha giocato solo il secondo tempo, si è messo in luce per aver corso su tutti i palloni, senza mai calare di intensità, cercando spesso lo scontro anche sul piano fisico. Una domanda è sorta quasi spontaneamente: ma se gioca così in una amichevole, in una partita di campionato quale può essere l’impatto sul gioco? Sicuramente la grinta è un altro fattore positivo del ragazzo che, unito alla giovane età, ha dimostrato spirito di sacrificio e voglia di mettersi in luce. Ieri, giocando da centrale con a destra Michal Tomic (al sono state dirette molte indicazioni da Giampaolo, come quella di stare più largo sulla fascia e più avanti) e con Regini nel suo ruolo naturale, ha dato abbastanza sicurezza alla squadra che, non ha mai veramente rischiato di subire gol dalla formazione del Lugano. Ora bisogna vedere quali sono i piani di Giampaolo per lui, sicuramente la coppia di centrali formata da Skriniar e Silvestre è difficile pensare di “smontarla” ma se la corsa all’ottavo posto dovesse sfumare e diventare non più raggiungibile come lo è ora, non sarebbe male cominciare a vedere le potenzialità di alcuni giocatori. Sicuramente la grinta, la fisicità, la visione di gioco e l’attenzione difensiva vista nell’amichevole sono tutti indizi di un probabile successo sul campo che Simic potrà raggiungere mettendo insieme minutaggio e esperienza.

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