2015

Silvestre, ora Zenga può convincerlo a restare: si rinnova il sodalizio

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Delle 126 partite giocate con la maglia del Catania più di 40, Matias Silvestre, le ha disputate su scelta di Walter Zenga. Così come accaduto con Sinisa Mihajlovic, che arrivò in Sicilia pochi mesi dopo l’abbandono dell’Uomo Ragno, il difensore ex Boca potrà ritrovare un allenatore che gli aveva dato grande fiducia e che ancor prima del serbo lo aveva guidato in un’esperienza formativa.

Walter Zenga arriva nell’aprile del 2008, Matias Silvestre nel gennaio dello stesso anno: quando si incontrano l’argentino gioca appena due gare da titolare, subentrando in tre occasioni e rimanendo in panchina, o addirittura in tribuna, in altre due sfide, sul finire di campionato. La stagione successiva, però, quella del record di punti in Serie A per gli etnei, Silvestre è sempre titolare e perde soltanto due sfide: quella col Milan, nel girone d’andata, e quella col Napoli, la penultima di campionato, la prima persa 1 a 0, la seconda vinta 3 a 1, entrambe per squalifica nata da somma di ammonizioni.

L’anno successivo i due si incrociano da avversari, nel derby siciliano tra Palermo e Catania: il pareggio con gli etnei costa a Zenga l’esonero e Silvestre, ai microfoni della stampa, commenta con un «mi dispiace gli sia costato il posto: è un ottimo allenatore, l’ha dimostrato qui da noi. Merita di trovare subito un’altra squadra». Il sodalizio ora potrebbe riformarsi, così da convincere il difensore argentino a restare a Genova, a fronte del suo contratto scaduto con l’Inter e del prestito scaduto col Doria: ripartire da lui, insieme con Ezequiel Munoz, per confermare uno dei principali artefici dell’annata blucerchiata, fortificata tantissimo in difesa. Una scommessa di Sinisa Mihajlovic vinta, che la Sampdoria vuole tenersi stretta.

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