2014
Signori e la Samp: «Dispiaciuto che i tifosi non videro il vero Signori»
Dopo il terremoto del calcio-scommesse, di lui non si è sentito più parlare. Tuttavia, Beppe Signori ha avuto modo di raccontare nuovamente sé stesso in un’intervista concessa al “Guerin Sportivo”. Per l’ex bomber – 188 gol in Serie A tra Bologna, Lazio, Sampdoria e Foggia – c’è stato modo anche di menzionare il periodo trascorso a Genova.
Era il dicembre 1997 quando l’ex capitano della Lazio venne acquistato in comproprietà dalla Samp per 7,5 miliardi delle vecchie lire: «Era arrivato Eriksson e non mi vedeva. Sul piano umano fu una mazzata. Sono il capitano, ho segnato più di cento reti, nel 1996 ho vinto per la terza volta la classifica dei cannonieri. Non volevo il posto assicurato, ma delle spiegazioni sì».
Ci fu un episodio ben preciso per il quale Signori decise di trasferirsi a Genova, anche se poi l’avventura blucerchiata non fu soddisfacente (17 presenze, 3 gol): «Quel che accadde con il Rapid Vienna in Coppa Uefa. Mi fece scaldare a lungo senza farmi giocare. Fu l’ultima perla. Lascio il ritiro, vado da Cragnotti e Zoff e gli dico che me ne vado. E così a novembre finisco alla Sampdoria. Ma fu l’inizio di un periodo complicato e ancora oggi sono molto dispiaciuto nei confronti dei tifosi doriani che non hanno mai visto il vero Signori».