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Serie B, crolla il fattore campo? L’analisi de La Gazzetta dello Sport

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La Gazzetta dello Sport analizza il fattore campo: non sempre le squadre fanno meglio tra le mura di casa. Il caso Sampdoria

La Sampdoria conferma un trend che sta toccando un po’ tutte le squadre di Serie B: non è detto che in casa si trovi il risultato e in trasferta si manchi l’appuntamento con il gol. L’analisi de La Gazzetta dello Sport.

ANALISI«Di solito a casa si mettono le pantofole e il pigiama, si cena in famiglia, si dorme nel proprio letto, si va sul divano a guardare la tv o in poltrona a leggere un libro, insomma ci si sente a proprio agio, comodi. Non in questa Serie B, dove giocare in casa è un incubo. La 6a giornata è stata esemplare: nessuna vittoria interna, ben 4 fuori. E non è un caso. Nelle 54 partite disputate (ma quando le date dei 6 recuperi?) i successi casalinghi sono stati 15, a fronte di 19 vittorie esterne e 20 pari. Ma quali pantofole, vincere in casa è un’impresa, o quasi. Addirittura la Samp ne ha perse 3 su 3, Lecco e Spezia 2 su 2, il Bari ha fatto solo pareggi, Cremonese, Feralpisalò, Pisa, Reggiana e Ternana non sono ancora riusciti a fare festa davanti ai loro tifosi. Un bel problema. Concediamo un piccolo alibi a chi ha dovuto traslocare per i lavori allo stadio come Catanzaro, Feralpisalò, Lecco e Spezia (a proposito: mai visti così tanti casi…), ma la sostanza cambia ben poco. Equilibrio e incertezza restano le parole più utilizzate per definire questo torneo e quel dato lo ribadisce, spiegando anche la frenata delle grandi. La partenza di Parma, Venezia (nella foto Vanoli) e Palermo aveva fatto pensare a una loro corsa solitaria, ma questa giornata le ha riportate a terra. La sensazione però resta, perché tra le rivali non si vede chi possa andare a insidiarle. Ce la farà qualcuno? Magari chi impara a vincere in casa…».

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