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Serie A in infermeria: tanti infortunati, calendario troppo fitto
I recenti infortuni di Kjaer e Koulibaly priva Napoli e Milan dei rispettivi centrali difensivi. Scudetto e retrocessione si giocano in infermeria
Il turno infrasettimanale ha fatto perdere a Napoli e Milan, prima e seconda in classifica, i rispettivi centrali difensivi. Gli azzurri dovranno fare a meno di Koulibaly fino a febbraio, i rossoneri rischiano di aver perso Kjaer per tutta la stagione. E questi infortuni si aggiungono a quelli già appurati di Osimhen e Anguissa per la squadra di Spalletti e a quelli di Calabria e Giroud per quella di Pioli che pure recentemente aveva recuperato Tomori e Maignan.
E lo Scudetto rischia così di essere decisivo dalla formazione che subirà meno infortuni gravi. Tanti calciatori in infermeria colpa soprattutto, come riporta il Corriere della Sera, del calendario troppo fitto; a cui si aggiungono terreni di gioco fatiscenti e anche, come sussurrato da qualcuno, il modo di allenarsi in Italia rispetto al resto d’Europa. Le tante partite, però, sono il problema principale con un campionato che nessuno riesce a modificare portandolo a 18 o a 16 squadre. In aggiunta invece cresce il numero delle competizioni con la conseguenza di vedere i calciatori più in infermeria che in campo. Anche la Sampdoria, dall’inizio della stagione, non ha mai potuto beneficiare della rosa al completo. A più riprese sono finiti ai box: Albin Ekdal, Manolo Gabbiadini, Ernesto Torregrossa, Ronaldo Vieira, Mikkel Damsgaard, Valerio Verre, Fabio Quagliarella, Alex Ferrari e Maya Yoshida.