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Serie A, Tavecchio: «Ripartiamo o le conseguenze saranno tremende»
L’ex presidente della FIGC Tavecchio sulla ripresa della Serie A, gli allenamenti e il protocollo: «Situazione poco chiara»
L’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha commentato il momento difficile che il mondo del calcio sta attraversando a seguito dell’emergenza Coronavirus. L’obiettivo è riprendere quanto prima gli allenamenti e il campionato, ma ci sono diversi dubbi soprattutto riguardo al protocollo di sicurezza approntato dalla FIGC: «È una situazione poco chiara. Ho letto il protocollo, è maniacale. Non so se sarebbe stato possibile attuarlo, ma le garanzie erano enormi. Evidentemente queste strutture del Governo non lo ritengono sicuro».
«Quel protocollo è un percorso ad ostacoli. Non so davvero quali siano le necessità scientifiche. Il problema di salute verrebbe risolto: nessun calciatore potrà giocare senza aver fatto il tampone. Qui i problemi non sono più sportivi ma economici. Se non finisce campionato ci saranno tanti, tantissimi problemi. Dal 18 maggio mi auguro arrivi il via libera. Poi bisognerà conciliare le situazioni tecniche con quelle agonistiche. Vedo difficile però riuscire a chiudere tutto entro il 2 agosto. E’ una situazione molto complessa. Il ministro Spadafora deve prendere in mano questa situazione. Parte tutto dalla politica. Se non riesce a capire che il calcio produce reddito e che almeno la Serie A deve ricominciare le conseguenze saranno tremende. Probabilmente al Governo non conoscono i numeri».