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Askildsen: «Per me meglio D’Aversa di Ranieri. Sto imparando da Quagliarella»
Kristoffer Askildsen ha parlato dell’inizio di campionato alla Sampdoria, di Roberto D’Aversa e di Fabio Quagliarella. Tutte le dichiarazioni
Al portale nettavisen.no, Kristeffer Askildsen ha parlato della sua esperienza alla Sampdoria, soffermandosi sul passaggio da Claudio Ranieri a Roberto D’Aversa e non solo. Tutte le sue dichiarazioni.
CAMBIO ALLENATORE – «Anche se Ranieri mi è piaciuto molto, sento che il cambio di allenatore mi ha fatto bene. Per un giocatore giovane, è meglio avere un tecnico come lo abbiamo adesso. È un po’ più attivo ed è giovane e affamato anche lui, quindi vuole anche fare bene. Avere un allenatore del genere fa sentire bene».
RANIERI – «Come tipo, è molto simpatico. Pure come allenatore è bravo, ma non sono riuscito a giocare molto quando c’era lui. Allo stesso tempo, il calcio è così. Penso che sia stata una bella esperienza averlo avuto, ma allo stesso tempo è bello avere un nuovo tipo di allenatore e una nuova quotidianità».
PERMANENZA ALLA SAMPDORIA – «Sei sempre in dubbio dopo una stagione come quella che ho fatto l’anno scorso, quando avevo cinque o sei presenze da subentrato. È importante giocare. Sento di aver fatto bene in allenamento e poi abbiamo fatto un’amichevole poco prima di iniziare, dove ho giocato 90 minuti e ho fatto bene. Allora potevo solo restare qui e provare. Sembra che finora sia stata la scelta giusta, quindi vedremo nel tempo».
QUAGLIARELLA – «Ha una importanze elevata sia nella squadra che in città. Ha giocato qui prima, poi è andato e tornato. Quando si pensa alla Sampdoria molti pensano prima a lui. È un bel tipo e una bella figura da avere nella squadra. Quello che ho imparato da lui è la mentalità nell’allenamento. Ha 38 anni e non smette mai di allenarsi, corre sempre e non si lamenta mai. È un modo per essere umili. Non si esalta mai, anche se sa di essere bravo. Fa tutto quello che deve essere fatto, e c’è rispetto per questo».
ITALIANO – «Non parlo fluentemente, ma capisco molto, quindi cerco di testarmi e parlare. Faccio alcuni errori qua e là, ma continuo a provare».