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Serie A, perdite da 770 milioni: rischio default. L’analisi
La Gazzetta dello Sport ha stimato le perdite della Serie A per la stagione 2019-2020: mai così gravi dal 2000. L’analisi
La Gazzetta dello Sport ha condotto un’inchiesta sui conti della Serie A. La fotografia che ne è uscita è preoccupante: 770 milioni di euro è stata la perdita aggregata dei 20 club di Serie A nel 2019/20. Uno sprofondo da record. Nemmeno nei primi anno 2000, con crac, scandali e cartellini gonfiati, si era arrivati ad una tale cifra. La mancanza di soldi in cassa ha portato allo slittamento della scadenza per le mensilità di giugno e luglio, inizialmente posticipata al 16 novembre, al primo dicembre per gli stipendi di luglio, agosto e settembre. Pare che soltanto Atalanta, Parma e Sassuolo abbiano saldato tutte le spettanze e pagato il mese di settembre in anticipo sulla scadenza.
Il primato negativo spetta alla Roma che ha chiuso il 2019/20 a -204 milioni, precedendo il Milan a -195. L’Inter si è attestata sui 100 milioni di passivo, mentre la Juventus ha chiuso a -90 potendo contare sui 90 milioni di stipendi risparmiati in virtù dell’accordo con squadra e staff tecnico ma in buona parte ricalcolati nei prossimi mesi. Più contenute le perdite della Lazio (-16) e del Napoli, che dovrebbe aver chiuso sotto i 20 milioni di rosso. Le 6 società principali hanno generato poco più di 620 milioni di perdite. Quasi 150 sono stati bruciati dalle altre 14 squadre della Serie A 2019-20: tutte in rosso inclusa la Sampdoria, con l’eccezione di Atalanta, Cagliari, Genoa, Spal e Verona.