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Serie A, nodo contratti in bilico: i calciatori si oppongono ai rinnovi

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Al problema sanitario si aggiungono quelli legati ai contratti: la ripresa della Serie A non può esserci senza risolvere il nodo contratti

Alla base della ripresa della Serie A non ci sono solo problemi di natura sanitaria. La paura di nuovi contagi, con lo spettro del caso Paulo Dybala che incombre, è alta e nessuno vuole correre il rischio di una nuova impennata di casi di Coronavirus. Il secondo ordine di preoccupazioni è di natura contrattuale e riguarda i calciatori in scadenza a giugno e quelli in prestito secco o con diritto.

Lasciando per un attimo da parte il taglio degli stipendi, non è ancora chiaro cosa accadrà ai calciatori che hanno il contratto in scadenza a giugno in caso di ripartenza del campionato. Sul tavolo della trattativa c’è la possibilità di estensione degli stessi, ma i giocatori sono i primi a fare fronte comune ed essere contrari. Stessa sorte riguarda anche i prestiti. La FIFA ha cercato di dare delle regole, ma la realtà è che non sembra esserci terreno fertile per un accordo.

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