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Serie A, Militello: «Ci mancano striscioni e tifosi»
Cristiano Militello, comico di Striscia la Notizia, ha parlato della situazione stadi e dell’importanza della presenza del pubblico sugli spalti
Cristiano Militello, inviato di Striscia la Notizia, ha parlato, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, della parziale riapertura degli stadi e dell’importanza del tifo per il calcio.
L’ASSENZA DI PUBBLICO – «L’occhio e l’orecchio vogliono la loro parte. E’ innegabile che i tifosi siano una spettacolo nello spettacolo e che caratterizzino le gare. L’assenza di pubblico è una lacuna grossa».
1000 SPETTATORI – «Io sono per il bicchiere mezzo pieno anche perché per svuotarlo c’è sempre tempo. Per me un primo passo incoraggiante, soprattutto per le società della categorie inferiori che soffrono senza gli incassi da botteghino. Purtroppo del Covid ce ne libereremo con una lentezza e un afflusso limitato di persone dovremo abituarci. Io sono toscano, ma vivo qua a Milano dove dicono: ” Piuttosto che niente,è meglio…piuttosto”. In questo caso sono d’accordo».
L’APPELLO – «Ho sempre fatto le mia campagne per riempire gli stadi perché il calcio è più bello visto dal vivo che dal divano di casa. Adesso però non si può prescindere dalle indicazioni cliniche e di ordine pubblico. Il mio auspicio è che la situazione torni il prima possibile alla normalità perché sono cresciuto in mezzo a una bolgia allegra. Il mondo del pallone ne ha bisogno, il tifo cambia…prima febbre a 90 ora febbre a 37,2».