Serie A, Gravina: «Spero in stadi aperti dopo il 6 gennaio»
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Serie A, Gravina: «Spero in stadi aperti dopo il 6 gennaio»

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Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha fatto il punto sulla riapertura degli stadi e sul rinnovo di Roberto Mancini

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto a Radio anch’io sport. Queste le sue parole sulla Serie A e sulla Nazionale.

CAMPIONATO – «Il campionato è avvincente, ha lasciato qualche sorpresa ma è privo dell’elemento fondamentale: il tifoso. Questo si sente e si vede. E’ uno spettacolo monco e non posso dire per quanto tempo resterà così. Speriamo dopo il 6 gennaio, con l’apertura di alcune infrastrutture turistiche, magari anche il calcio potrà riaprire gli stadi. È un auspicio».

STADI – «È uno degli elementi fondamentali della nostra attività. Sono due agli asset su cui puntare per avere un calcio diverso che si possa confrontare al meglio con le realtà estere: gli stadi e i settori giovanili».

FUTURO – «Questo è un periodo di grandi riflessioni, anche il calcio si sta interrogando su quale sarà il suo futuro. Un futuro migliore del passato. Alcuni segnali sono evidenti: capisco che questi momenti positivi sono oscurati dagli effetti negativi della pandemia ma il calcio sta crescendo, si sta interrogando, sta guadagnando idee, sta sviluppando una progettualità nuova. Dopo la pandemia avremo una mentalità più indirizzata la futuro».

PAOLO ROSSI – «Intitolare il titolo di capocannoniere alla sua memoria è un’iniziativa nobile che dipende dalla Lega di Serie A mentre per lo Stadio Olimpico la vedo più difficile dato che appartiene ad una realtà esterna al calcio».

ELEZIONI – «Devo ringraziare tutti coloro che hanno voluto firmare la mia designazione per il prossimo quadriennio. C’è molto da fare, sto sviluppando una piattaforma programmatica per il futuro. La sostenibilità sarà uno dei punti principali, ci serve un prodotto più appetibile sia per i protagonisti in campo sia per chi ne deve usufruire, ovvero i tifosi».

RIFORME – «Dobbiamo cambiare in alcuni punti, dividendoci fra chi vuole bene al calcio italiano e fra chi coltiva solo interessi personali. Il calcio ha bisogno di un nuovo entusiasmo per centrare gli obiettivi che merita».

NAZIONALE – «Mancini sta raccontando una nuova storia, che sta appassionando e coinvolgendo tutti. Dobbiamo essere grati a lui e a tutti coloro che stanno dando un contributo alla riuscita di questa meravigliosa storia. Al di là del risultato sportivo è bello veder l’entusiasmo che genera questa Nazionale».

RINNOVO – «Non c’è nessuna deadline. Abbiamo due anni davanti a noi e sono convinto che a breve troveremo le condizioni per il prolungamento del contratto di Mancini».

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