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Serie A, Cesari: «Il fuorigioco semiautomatico non mi esalta»
Graziano Cesari, ex arbitro, ha parlato della novità del fuorigioco semiautomatico nel campionato di Serie A
Graziano Cesari, ex arbitro, ha commentato la grande novità del fuorigioco semiautomatico che prenderà il via dal girone di ritorno dopo la sperimentazione nella finale di Supercoppa italiana.
FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO – «Qualcuno nel sentirlo chiamare fuorigioco robot si è arrabbiato. Allora io lo chiamo fuorigioco androide. Non mi esalta, non mi fa godere. É la tecnologia che avanza. Come quando avevi il telefonino attaccato all’automobile e invece oggi è piccolo e ci puoi guardare anche i film. É solo il progresso, tutto qui. Con questo fuorigioco vai a radiografare il calciatore e il pallone. Per i tempi che viviamo mi sembra una cosa abbastanza normale. Magari, visto che è un sistema così valido, ci sarà tolta la curiosità di sapere di quanti centimetri o millimetri una spalla è in fuorigioco. Anche se non credo ce lo diranno. Per me i problemi restano altri».
TEMPO EFFETTIVO – «A me interessa il tempo effettivo, che l’arbitro parli con il pubblico quando deve prendere certe decisioni… Ci sono studi in cui si nota che certe squadre giocano molto meno di altre. Un cronometrista ufficiale avrebbe sistemato le cose, così giocano tutti alla stessa maniera».