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Ferrero a ruota libera: «Superlega? Mi auguro ci siano sanzioni. Ranieri…»

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Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla Superlega, su Andrea Agnelli e su Claudio Ranieri. Le sue parole

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha parlato ai microfoni di Radio Marte. Il patron blucerchiato ha espresso la propria opinione sulla Superlega, su Andrea Agnelli e su Claudio Ranieri. Le sue dichiarazioni.

SUPERLEGA«I tifosi sono il sale del calcio, senza di loro non esisterebbe. Super League? Ho cercato di dare il mio pensiero. Siamo state 13 persone ad andare contro la fazione in Lega, poi purtroppo siamo rimasti i 4 dell’Ave Maria. Se parliamo di correttezze ci vogliono 20 ore per spiegare che la correttezza è un optional in questo fatto. Abbiamo dato un’immagine della Lega veramente sbagliata e voglio capire quelli che sono stati presi in giro come reagiranno. Dobbiamo riprendere in mano al calcio: se andiamo dietro a gente con il delirio di onnipotenza non andiamo da nessuna parte. Come si permettono?».

AGNELLI«Ho sempre votato contro di lui, non gli sono mai andato dietro. In un momento così complicato fa una cosa del genere? Io non ho parole. Se dicessi quello che penso censurerebbero la radio. Assemblea di Lega? Io ho detto che lui era un genio e che meritava un applauso. Per me non dovevano stare in Assemblea. Se ne sono andati, hanno voluto fare un loro percorso, perché erano lì? Se tu come idea vai a buttare a mare il sogno degli italiani perché sta lì con quella faccia d’angelo?».

SANZIONI«Me lo auguro, ci saranno gli organi competenti che non credo che lasceranno passare. Il danno non è mio ma degli italiani. Abbiamo una persona di spessore come presidente della FIGC: lui saprà come fare. Gravina e gli organi preposti a questo giudizio sapranno ciò che si deve fare. Io rimango allibito perché secondo me Andrea è una brava persona. Non so che disegno abbia in mente e non so se sia stato trasportato da qualche idea».

RANIERI«Se gli diciamo che servono più persone come lui mi chiede più stipendio. Lui è veramente un uomo di calcio, all’alba dei suoi 69 anni non ha bisogno di questo lavoro, lo fa solo per passione cerca di dare un imprinting ai giovani. Resta? Questo lo devo chiedere a lui».

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