Avversari

Verona, Juric: «Sampdoria squadra tignosa. La vedo bene»

Pubblicato

su

Ivan Juric, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa in vista del prossimo match di campionato contro la Sampdoria

Ivan Juric, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa in vista del prossimo match di campionato contro la Sampdoria. Le sue parole.

SODDISFAZIONE – «La partita è stata fantastica, i vostri giudizi mi hanno sorpreso perché abbiamo fatto una bellissima partita. Limitare così la Lazio, con livelli di gioco molto alto, mi ha soddisfatto. Loro hanno fatto poco o niente, ma la qualità dei loro attaccanti e dei loro difensori rende tutto più difficili».

AVVERSARI – «La Sampdoria sta molto bene, ha grandissima scelta. Sarà una partita durissima perché ultimamente li ho visti molto bene: mi ha fatto una buonissima impressione».

 GOL SUBITI – «Con Milan era un assedio, c’era gente che moriva sul campo. Col Genoa non avevo la sensazione potessimo prendere gol, e anche con la Lazio non mi sembra ci sia stato un dominio da parte loro. C’era una sensazione di tranquillità. Stiamo parlando di Magnani che salta due metri, e quell’altro che salta tre metri. Parliamo di giocatori strepitosi. Non avevo la sensazione che qualcosa stesse andando male».

TORINO – «Anche lì: arriva palla a un nostro giocatore, gli sbatte addosso e perdiamo punti. Anche col Sassuolo ci fu dominio totale. Quando fai così dici ‘abbiamo perso dei punti importanti’. Ma altri non ci hanno dominati come il Milan. Con il Torino e il Genoa ci sono stati episodi sfortunati. Nel caso della Lazio do grande merito a Milinkovic».

DUBBI – «Ho dei dubbi su Kalinic: oggi ha avuto un altro problemino, vedremo. Lasagna? Mi incuriosisce tanto come allenatore. Lui ha imparato ad attaccare la profondità e a vivere solo su quello: vedo che può fare cose anche diverse, come venire a giocare o farsi vedere di più, dribbling. Ci sono cose che può migliorare, e stiamo lavorando tanto. Nell’ultimo mese si è aperto mentalmente ad accettare altri movimenti. Prendo l’esempio di Zapata: a Udine era un altro giocatore, adesso se vedi i suoi movimenti è tutta un’altra cosa. Con Lasagna bisogna fare così: quanto ci metteremo non lo so, ma settimanalmente vedo già qualche cosa, e vedo disponibilità da parte sua di imparare. Sono fiducioso sul fatto che possa ampliare il suo repertorio. Adesso vediamo cos’ha Kalinic, Favilli rientra. Tutti saranno utili, in queste tre partite penso di provare a dare minuti a tutti».

FUTURO – «Siamo salvi da un bel po’, non abbiamo parlato di futuro. Non so che succede, quali siano le idee. Non lo so, si può stare anche fermi. Questa stagione è stata molto impegnativa, per me e il mio staff. Dobbiamo guardare sempre avanti, e quando migliori ti scontri. Se sei sereno non migliori proprio niente. Per me bisogna andare avanti. Non abbiamo ancora affrontato l’argomento, anche se siamo salvi da un po’».

CRESCITA – «Quando dico che è stato difficile è perché penso che ci sia stato tanto lavoro. Qualcuno ha giocato troppo all’inizio e ha subito contraccolpi pesanti, adesso tutti si stanno avvicinando. Ma adesso, dopo tanti mesi. In molti possono migliorare, poi si vedrà se riusciranno o no. Mi aspetto questo, anche da Kevin, da Magnani, da Lovato, da Pawel. Li vedo tutti in grado di migliorare col lavoro, e loro hanno una predisposizione impressionante. Li vedi che vogliono lavorare. Sull’ottavo posto, io ci tengo tantissimo. Il loro atteggiamento è tanta roba per una squadra già salva. Potrebbero dire ‘questo ci rompe ancora’, ma invece ti chiedono. Kevin ti guarda e dice ‘io voglio fare quel movimento’: c’è voglia di migliorarsi, questo mi dà voglia di stare con loro. Vediamo dove arriveremo, ma abbiamo voglia di fare il massimo».

BENASSI – «Nelle ultime settimane si è allenato un po’ di più. È un giocatore stupendo, che non abbiamo. Ha sinistro, destro, velocità di passaggio, intelligenza tattico. Ci è mancato tanto, era un acquisto mirato. Non era un discorso economico, ma abbiamo preso un giocatore che poteva darci tanto. Spero trovi continuità, che non debba recuperare il giorno dopo: se tutto va bene spero di sì, mi piacerebbe. Per lui è stato un calvario e mi farebbe piacere per lui perché non ha mai mollato. Se continuerà ad avere continuità entrerebbe nella mia ottica».

INFORTUNATI – «Favilli è rientrato oggi, Cetin dovrebbe rientrare dopo sabato, Vieira ancora no. Tameze dall’inizio ha spinto tanto, ma mi sembra anche che Sturaro abbia fatto una grande partita contro Luis Alberto, che non ha mai fatto niente. Non so chi giocherà tra i due, ma ho sicuramente un’opzione in più. Poi Tame è top, è un ragazzo stupendo».

MODIFICHE – «In questi anni abbiamo fatto il miglior calcio senza attaccanti, in quei momenti la squadra era più pericolosa e più difficile da difendere. Abbiamo fatto partite con due attaccanti, non è una situazione da escludere: a Genova giocavo con Kouamé e Piatek e mi piaceva, ma devono essere due attaccanti forti, ti devi appoggiare su di loro. L’abbiamo provato, poi Kalinic si è fatto male e lo vedo meno, non ne abbiamo due potenti in questo momento. Ma ci sta in certe partite, nella mia testa c’è questa opzione».

Exit mobile version