2012
Sergio Volpi: Il derby è una partita speciale. Tutti vogliono vincere
L’ex capitano blucerchiato Sergio Volpi è stato raggiunto, in esclusiva, da Il Pubblicista per rilasciare un’intervista sull’imminente derby che tra poco più di 24 ore andrà in scena al Ferraris. Sergio Volpi, capitano blucerchiato ai tempi di mister Novellino, sa benissimo cosa vuol dire “Derby” e sa anche cosa vuol dire vincere un derby della Lanterna, lui che ne vinse addirittura tre in un’unica stagione.
Ormai è noto che entrambe le squadre arrivano a questa delicatissima partita in un momento difficile, soprattutto per i pochi punti raccolti fin qui dalle genovesi; ma Volpi non se la sente di definire il 105° derby come quello “dei poveri”: “Penso che non sia la parola giusta, dipende poi che cosa si intende per “poveri”, se riferito alla classifica può essere vero, ma Sampdoria e Genoa sono due società importanti, blasonate e per questo il derby non lo si può definire così”.
La stracittadina di Genova è una partita particolare, una partita nella quale tutti cercano di dare il massimo per ritornare a casa trionfanti: “Il derby è una partita speciale e i giocatori scenderanno in campo per vincere la gara, quando entri nello stadio e vedi tutta quella marea di gente ti viene solo voglia di dare tutto quello che hai per mettere in difficoltà i tuoi avversari”.
La Sampdoria aveva iniziato il campionato con prestazioni molto convincenti e vittorie clamorose, come quella a San Siro contro il Milan, per una neo-promossa. Ma poi dopo la partita col Napoli, che aveva visto comunque scendere in campo 11 ragazzi vogliosi di far bene, la luce si è pian piano spenta, fino al blackout totale che ha portato al record negativo di 7 sconfitte consecutive. Sergio Volpi spiega così questa involuzione dei blucerchiati: “In questa stagione ho guardato spesso la Samp, anche se non sono ancora riuscito a venire a Genova, ed ho sempre visto una squadra consapevole di quello che voleva. Poi esistono episodi che cambiano una partita, le sconfitte della squadra non sono state sempre meritate”.
Il periodo nero della Samp è stato anche caratterizzato da episodi sfavorevoli come i molti infortuni, che hanno impedito al mister Ciro Ferrara di utilizzare i suoi uomini migliori; per questo derby dovrà rinunciare sicuramente a due attaccanti come Pozzi e Maxi Lopez, ma anche le condizioni di Eder preoccupano e molto probabilmente non potrà scendere in campo: “Il derby dà stimoli talmente unici che chiunque scenderà in campo sarà caricato a mille, indipendentemente dal nome portato sulla maglia. Quando sono arrivato alla Samp tutti mi hanno subito parlato del derby di Genova, il primo che ho disputato era in occasione di un turno di Coppa Italia, mi aspettavo quindi di trovare un’atmosfera tranquilla. Appena uscito dal tunnel e vista tutta quella gente ho capito di cosa si trattasse quella partita e per novanta minuti ho sputato sangue”.
L’ex capitano blucerchiato ebbe la fortuna di giocare più di un derby della Lanterna e sicuramente i suoi ricordi sono positivi, infatti: “Per mia fortuna posso dire di non averne mai persi, di sicuro i tre derby vinti in una sola stagione, quella del 2002-2003 in serie B, rappresentano il ricordo più bello. Il primo fu quello in coppa Italia, l’ultimo quello di ritorno in casa loro, dove finita la partita finimmo a festeggiare sotto i nostri tifosi. Una vera gioia”.
L’ex calciatore di Orzinuovi giocò nella Samp dal 2002 al 2008, sei anni meravigliosi con 193 presenze e 22 gol; logico, quindi, pensare che i colori blucerchiati gli siano rimasti addosso e la Samp rappresenti per lui un pezzo importante della sua vita calcistica e non solo: “A Genova ho vissuto i miei migliori anni, ora sto vivendo una bella esperienza alla guida dei Giovanissimi Nazionali del Brescia e le cose stanno andando bene, ma spero un giorno di poter tornare a vestire quei colori, magari seguendo i giovani della Samp”.