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Dalle serate con Murillo al rito della collana: Depaoli non ha segreti
Depaoli si racconta: «Alla Samp ho trovato una famiglia, con Murillo ho legato molto». E quella collana d’oro: «La bacio e la tolgo prima di ogni partita»
Primi giorni di Fabio Depaoli con la Sampdoria, ma tutto sembra già andare a meraviglia. E la concorrenza sulla corsia di destra con Bartosz Bereszynski e Jacopo Sala non sembra preoccuparlo: «È uno stimolo perché gli altri due sono forti – spiega a Il Secolo XIX – ho legato con entrambi, ci diamo consigli e non c’è competizione. O meglio, è una competizione sana, che fa bene. Il mister farà le sue scelte, noi dobbiamo solo dare il massimo».
Il terzino, arrivato dal Chievo a inizio estate, è stato designato come compagno di stanza di Jeison Murillo in ritiro. Una scelta che si è rivelata azzeccata, dato che i due sono già stati capaci di instaurare un bel rapporto nonostante la differenza di età e di curriculum: «Per me è un onore. Lui ha giocato nell’Inter, nel Barcellona, ho solo da imparare. E poi abbiamo legato molto, vediamo film, sentiamo musica, ridiamo moltissimo. Mi trovo veramente bene con lui».
Dopo giornate di lavoro sul campo, la sera è l’unico momento in cui i due possono trovare un po’ di svago: «Che film guardiamo? Soprattutto serie su Netflix, e abbiamo già completato la maratona della terza stagione della Casa di Carta, ma non ditelo al mister altrimenti magari ci sgrida (sorride, ndr). Ci insegniamo anche a vicenda le lingue: lui lo spagnolo a me, io l’italiano a lui quando si scorda qualche parola. Perfetti».
Anche con Di Francesco, i rapporti sono ottimi: «Mi sta parlando molto e aiutando a a capire cosa devo migliorare. Sono giovane e ho molti difetti: la posizione del corpo, il momento in cui “scappare”, come approcciare la fase difensiva che forse è il punto debole visto che devo potenziare la forza». Anche se non così maniacale sui movimenti della difesa come Marco Giampaolo, il nuovo tecnico blucerchiato non lascia nulla al caso: «È uno che cercare di limare i dettagli per farci arrivare alla perfezione. È un perfezionista ecco. C’è un clima bellissimo – ammette il difensore – non mi aspettavo di trovare un gruppo così simpatico e unito. Tra i giocatori ma anche con lo staff e tutti».
Una delle prime cose che si notano faccia a faccia con Depaoli, è sicuramente il numero considerevole di tatuaggi sul corpo: «Tutte cose molto personali – spiega – comunque porto addosso la mia famiglia: mia mamma, mio papà, mia sorella, mio zio che è mancato e a cui tenevo molto. Anche la collana d’oro è piena di cose di famiglia ed è il mio amuleto per partite: baciarla togliendola è l’unico rito che ripeto sempre». Nessun tatuaggio riguardante il calcio, ma la fede non ha paura a rivelarla: «Da bambino tifavo Milan».
Appena arrivato a Genova, l’ex Chievo sembra intenzionato a voler rimanere qui per diversi anni e, quando gli si parla di ambizioni come arrivare in Nazionale o disputare la Champions League, lui risponde così: «Non voglio fare l’umile ma sono pensieri che non ho per ora. Penso che sono fortunato a essere nella Samp dove ho trovato una famiglia e voglio cercare di trovare più spazio possibile qui. Se ci riuscirò, ogni anno si può alzare l’asticella». Da trentino, per Depaoli sarà tutto un clima nuovo quello ligure: «Conosco ancora poco Genova ed è una cosa nuova per me svegliarmi sul mare. Vi saprò dire, male non è».