2014
Semioli: «Gabbiadini ed Eder fanno la differenza. Samp, che personalità!»
E’ un dolce lunedi per la Sampdoria, capace di uscire con un punto pesante dallo Juventus Stadium. Un mattone in più verso l’obiettivo, con la consapevolezza di potersela giocare ad armi pari su qualsiasi campo. Nell’impianto torinese ieri c’era una vecchia conoscenza come Franco Semioli, protagonista in maglia bluerchiata dal 2009 al 2012. La redazione di Sampnews24.com lo ha contattato in esclusiva per commentare quanto ammirato ieri.
La Sampdoria ieri ha imposto il pari alla Juventus, spezzando una serie di ben 25 vittorie consecutive. Secondo lei è un risultato giusto per quanto si è visto in campo?
«La Juventus ieri ha fatto la partita però si è trovata di fronte una Sampdoria estremamente organizzata, brava a crederci fino alla fine. Ha saputo incassare, rimanendo in gara. Di spazi non ce ne erano tanti e la differenza, in questi casi, la fa il singolo».
In questo caso, Manolo Gabbiadini.
«E’ un bel giocatore, ha delle qualità importanti e ha un sinistro magico. Ha colpi da giocatore di grande livello, il gol di ieri è bellissimo e ha mandato in visibilio i tifosi. Sono quelle prodezze che ti danno ancora più certezze e sulla qualità del proprio lavoro di crescita».
L’operazione con il Napoli sembra essere arrivata ai dettagli. E’ sopreso da questa eventuale cessione?
«Devo essere sincero: sono molto sopreso da questa operazione. Di solito queste cessioni si materializzano in estate, non so se sono state fatte valutaziono diverse. Io credo che sia un giocatore che serve come il pane alla Samp. Dipende dalle ambizioni del Presidente, forse ritiene che si possa sopperire alla sua partenza ed è forte di una classifica importante. Penso che siano stupiti tutti i tifosi blucerchiati».
Una eventuale partenza di Gabbiadini potrebbe ridimensionare le ambizioni europee o magari con un acquisto mirato resterebbero intatte? Si parla molto di Ilicic, Correa e Cassano…
«Con un acquisto mirato potrebbe rimanere nelle parti alte, l’organizzazione resterebbe la stessa ma mancherebbe l’apporto dato da un giocatore come Gabbiadini. I nomi che ha citato sono importanti, Correa non lo conosco ma su Ilicic e Cassano ci sono pochi dubbi. Io mi sarei tenuto Gabbiadini almeno fino a giugno».
Tornando al calcio giocato, cosa l’ha stupito della Sampdoria ieri?
«Ho visto una squadra convinta dei propri mezzi, che non ha mai paura di giocare. I giocatori si assumono le proprie responsabilità, basti pensare alla cavalcata fatta da Regini in occasione del gol. Questo fa la differenza, giocate del genere da giocatori che non ti aspetti. Poi io ho un debole per Eder, un grandissimo giocatore. Negli ultimi due anni ha raggiunto dei livelli di rendimento impressionanti, è un giocatore fondamentale per la Sampdoria».
Manca una partita al giro di boa, si possono fare i primi bilanci.
«Inutile rimarcare quanto stia soprendendo la squadra, nessuno poteva aspettarsi un girone di andata cosi bello. Con la Samp è difficile sempre, ha dato il massimo in ogni gara perdendone una sola. Un dato che deve far riflettere, questa squadra ha dei valori».
Che potrebbero riportarla in Europa?
«Bisogna essere realisti però, questa squadra può ambire serenamente all’Europa League. Per quanto riguarda la Champions, vedo squadre più attrezzate. E’ una piazza che merita grandi palconescenici, hanno una tifoseria impressionante ma servirebbero degli acquisti dal mercato di gennaio».