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Seculin: «Non si può rifiutare un’offerta della Sampdoria»
Il portiere Seculin racconta l’arrivo alla Sampdoria e svela la top 11 dei migliori calciatori con cui ha avuto il piacere di giocare
Andrea Seculin, secondo portiere della Sampdoria, si racconta in diretta sulla pagina Instagram de Il Bello del Calcio. Dagli esordi fino all’arrivo in blucerchiato, con una parentesi sui giovani portieri che non hanno confermato le aspettative e la sua Top 11.
SAMPDORIA – «Sono soddisfatto delle scelte che ho fatto in carriera. L’anno che ho giocato all’Avellino ero di proprietà del Chievo e a fine stagione sono tornato indietro. C’erano diverse squadre che mi volevano ma Corini mi disse che almeno fino a gennaio volevano tenermi. Da lì non mi sono più mosso per i successivi cinque anni. Ho accettato il ruolo di secondo portiere perché comunque il Chievo era in Serie A e mi trovavo molto bene. Quest’anno sono tornati in B e hanno deciso di puntare su un giovane, per questo motivo ho deciso di cambiare. La soluzione è arrivata dalla Sampdoria che mi ha offerto di fare il vice di Audero. Non puoi dire di no ad un’offerta che arriva da un club blasonato, dalla storia importante e sono felice della scelta che ho fatto. ora speriamo di portare a termine il campionato».
FIORILLO – «I portieri non subiscono più di tanto le pressioni esterne della curva, ma comunque molto fanno le aspettative che i club hanno quando vedono un giovane forte in Primavera. Mi viene in mente Fiorillo. Se fai molto bene in Primavera, perché la Sampdoria in quegli anni vinceva tantissimo, è normale che ci siano aspettative. Era considerato il nuovo Buffon, si aspettavano molto da lui. Le cose possono andare bene o male, se il primo anno lo avesse fatto da Dio partiva con una carriera pazzesca. I portieri sono legati alle prestazioni».
TOP 11 – «Nella mia top 11 di calciatori con cui ho avuto il piacere di giocare mi metto in porta. La difesa invece è composta da Biraghi, Dainelli, Izzo, Zappacosta. A centrocampo è molto più difficile scegliere, davanti alla difesa metto Liverani, poi Castro, e un giovane promettente dei tempi dell’Avellino, D’Angelo. Come trequartista metto Mutu ai tempi della Fiorentina. Non ho dubbi sulla coppia d’attacco: Quagliarella prima punta con accanto Pellissier. Una vera coppia di bomber».