2014

Sean Sogliano: «Sampdoria, rivelazione del campionato. Mandorlini? Non è in bilico»

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Conferenza stampa per Sean Sogliano in vista del match tra Hellas Verona e Sampdoria. Il direttore sportivo giallobù parla di sacrificio e nessuna paura per il momento che sta attraversando la squadra, ma soprattutto, come riporta il sito ufficiale del Verona, sottolinea l’importanza di fare gruppo e non mollare.

«Non c’è da allarmarsi per questo momento che stiamo passando, ho sempre detto che sarebbe stato un anno difficile, dovuto anche e probabilmente a una stagione sopra le aspettative che abbiamo avuto l’anno scorso. La seconda annata in Serie A presenta sempre difficoltà maggiori.  E’ un momento dove non rendiamo come nelle prime partite di campionato, ma c’è la consapevolezza che in questo campionato le difficoltà sono normali e io ho sempre pensato potessero esserci. Dobbiamo metterci tutti la faccia e lavorare tanto per uscire dal momento difficile. Squadra più debole rispetto allo scorso anno? All’opinione pubblica interessano i risultati, sono questi che dovrebbero far vedere l’effettiva forza del gruppo. A me non interessa fare un’analisi pubblica, non voglio sentire paragoni con l’anno passato. Mi interessa essere chiaro: le parole sono importanti ma voglio dare ancora più importanza al lavoro quotidiano, fatto sul campo. Noi, in questi due anni e mezzo, abbiamo lavorato tutti i giorni per fare il massimo per questa società, per produrre risultati. E li abbiamo ottenuti. Non dobbiamo essere quasi delusi per un Verona che deve fare un campionato sporcandosi la faccia di fango, perché dobbiamo difendere anche fino all’ultima partita, se necessario, quanto ci siamo guadagnati in questi due anni e mezzo, e di questo dobbiamo andare orgogliosi. Mettiamoci la faccia, tutti insieme, solo così saremo pronti a lottare. Io so cosa devo fare, so che il momento è difficile, ma le nostre responsabilità ce le siamo sempre prese. I momenti difficili sono fatti per essere superati, ma ragioniamo tutti insieme. Difendiamo quello che ci siamo conquistati, e per farlo bisogna sporcarsi la faccia di fango, senza essere troppo eleganti. Noi siamo pronti a farlo».

Arriva la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, fresca di vittoria in Coppa Italia: «La Sampdoria è la rivelazione del campionato, dopo l’arrivo di Mihajlovic hanno fatto molto bene. Diamo tutto in campo e pensiamo solamente alla partita. Abbiamo giocate tante partite, dobbiamo lottare fino all’ultima sfida. Con la Sampdoria sarà una gara importantissima, deve essere intesa come una finale, ma poi ce ne sarà subito un’altra, che sarà la partita a Udine. Chi ha voglia di combattere sarà utile al Verona, chi ha un altro stato d’animo non lo prendo in considerazione. Usciamo tutti insieme da una situazione che può diventare pericolosa, ma cambiando atteggiamento nell’ambiente possiamo portarla dalla nostra parte. Perché devo vedere squadre che hanno più autostima di noi? Dobbiamo lavorare, difendiamo la categoria con grande sforzo»

Mandorlini non è in bilico, a prescindere dai risultati: «Io e Mandorlini? Ci parliamo tutti i giorni, la società deve essere una risorsa e un aiuto per lui, non un problema. Quando una persona è corretta e quello che fa lo fa per il suo bene e per la società, ti dà la forza di continuare a lavorare in un certo modo. I commenti non mi interessano, teniamo la testa alta perché vogliamo essere prima coretti nei confronti dei calciatori. Il mio messaggio alla squadra? Dico quello che ho detto a voi: non voglio vedere calciatori con la testa bassa. Bisogna avere voglia di difendere i nostri colori e ce la mettiamo tutta, ritrovando quell’autostima che forse ci manca. Siamo orgogliosi di lottare fino alla fine per salvare la Serie A, tutto quello che c’è lo abbiamo costruito con la nostra testa e le nostre gambe, grazie all’aiuto dei tifosi. Ripetersi è sempre la cosa più difficile, ma questo dà stimoli e voglia di portare a casa il risultato. Noi dobbiamo fare punti, il resto mi interessa poco. In campo vanno dei ragazzi, non tutti hanno la stessa testa o lo stesso carattere, noi lavoriamo per mantenere il Verona a questi livelli e lo stiamo facendo. Sbagliamo tutti, ma un conto è farlo in buona fede e lavorare per migliorare le cose. Mi piacerebbe che non ci siano sempre, ad ogni minima difficoltà, gli stessi discorsi. Questa cosa non mi piace di Verona, dobbiamo essere sempre uniti, come la gente che ci ha sempre sostenuto, noi vogliamo fare il massimo ed io lavoro per questi tifosi. C’è un buon gruppo, sono dei bravi ragazzi. Bisogna tirare fuori tutto con mestiere e con quell’aggressività che in qualche momento ci è mancata. Due anni fa, prima del Brescia, c’è stato un momento difficile ma ogni stagione ha la propria storia».

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