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Juve, non puoi tirarti indietro: il contratto di Schick è firmato

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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La situazione relativa a Patrik Schick si muove su più binari: c’è quello sanitario e quello legale. La Sampdoria è in posizione forte

In attesa del responso delle visite mediche di Patrik Schick e dopo il gran polverone sollevato dalla situazione, vogliamo fare un quadro completo di questa spinosa situazione. Va sottolineato che la Sampdoria si trova in una posizione forte nei confronti della Juventus, sotto qualsiasi punto si voglia guardare questa situazione. In primo luogo c’è l’interesse del ragazzo ad avere una diagnosi del problema precisa, questo prescinde da tutti gli aspetti economici che inevitabilmente sono sul piatto. Nessuna società sportiva seria dovrebbe infatti prendersi la responsabilità di mandare in campo un giocatore con un problema cardiaco, esso sia di lieve entità o meno. Quindi è un bene che si siano fatti esami accurati per scongiurare qualsiasi patologia ad alto fattore di rischio. Se poi, come affermato nei giorni scorsi dovesse essere un qualcosa di transitorio, dovuto ad altre cause, meglio ancora. Ma questo responso si avrà solo dagli esami medici.

C’è poi l’aspetto legale, che non va sottovalutato. La Sampdoria è forte di un accordo e di un contratto sottoscritto con la Juventus. Certo manca il deposito in Lega Calcio degli stessi ma, come leggiamo dal regolamento della FIGC, il mancato deposito osta solo alla possibilità di partecipare alle competizioni della stagione sportiva (Art. 93 – Contratti tra società e tesserati, punto 3: «I calciatori “professionisti” il cui contratto non sia stato depositato presso la Lega non possono partecipare a gare di Coppa Italia e di Campionato»). I contratti firmati invece non possono essere condizionati da visite mediche (Art 93 – Contratti tra società e tesserati, punto 4: «La validità di un contratto tra società e calciatore non può essere condizionata all’esito di esami medici e/o al rilascio di un permesso di lavoro»). A questo punto in presenza di tutte le carte firmate, la società di Corte Lambruschini avrebbe materiale sufficiente per far valere le sue pretese nelle sedi legali opportune. Cosa che potrebbe fare anche lo stesso giocatore, assistito dal suo procuratore, in quanto la lesione non è solo dell’interesse della società blucerchiata, ma anche dell’atleta che ha firmato un contratto.

A questo punto non resta che aspettare l’evolversi della situazione: per prima cosa il responso medico per capire quale sarà la posizione presa dalla società bianconera e quella della Sampdoria. Se tutte le condizioni sopracitate si sono verificate, ossia i contratti sono firmati sulla base dell’accordo preso tra le parti, tutte le pretese bianconere di cambiare l’accordo e la formula del trasferimento cadono nel vuoto. Se la Sampdoria poi esigerà il rispetto di quanto pattuito piuttosto che stracciare tutto e decidere di trattare il giocatore con altre società sarà un ragionamento che farà solo in un secondo tempo, ma di certo la sua posizione è forte e non è in discussione.

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