Scepanovic: «Boskov ha visto più lontano di altri»

Dopo aver rivolto il saluto a Vujadin Boskov presso il cimitero di Begec, Zoran Scepanovic e Carlo Osti hanno proseguito insieme verso il centro sportivo del Vojvodina, in cui spicca su una targa il nome dell’ex allenatore della Sampdoria.

I motivi dell’attribuzione di questa onorificenza sono molteplici, proprio come ha spiegato il presidente della società biancorossa: «Questo centro sportivo fiore all’occhiello è intitolato a Vujadin ma non c’entra solo la riconoscenza per quello che lui è stato per il nuoto calcio, è stato proprio lui a volerlo per primo 50 anni fa in tempi non sospetti, quando il calcio non era il business di oggi. Il grande Boskov già vedeva per la sua città la necessità di un centro – continua Scepanovic alle colonne del Secolo XIX – che potesse crescere nuovi calciatori e tenere viva la tradizione serba. Se da qui sono usciti fior di campioni che avete conosciuto anche voi e tanti altri usciranno, è perché un uomo illuminato ha visto più lontano di altri».