Savicevic a Bogliasco: «Samp ottima, ma potrebbe essere ancora più in alto» - Samp News 24
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2014

Savicevic a Bogliasco: «Samp ottima, ma potrebbe essere ancora più in alto»

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La Samp come insegnante, Bogliasco per imparare: questo lo scenario che da ieri è in onda al Mugnaini, dove erano presenti ben 24 tecnici montenegrini della Prima e Seconda Divisione nazionale. Rimarranno lì fino a domenica 21 dicembre e sono guidati da un signore che ha fatto la storia del calcio, ovvero Dejan Savicevic, ospite della società blucerchiata. Come ricorda il sito ufficiale della Samp, la delegazione assisterà agli allenamenti della squadra di Mihajlovic e alle sedute delle squadre giovanili, concludendo la settimana con la presenza al Ferraris per Samp-Udinese.

PROGETTO – Dejan Savicevic è stato l’uomo che ha dato il là a quest’iniziativa: «La volontà è stata mia, mi sembrava sensato e interessante portare un po’ di allenatori a vedere come si lavora all’estero e in Italia in particolare. Quei tecnici che non sono potuti venire di persona hanno mandato qui un loro collaboratore, ma qui a Genova ci sono anche i responsabili di diverse leve giovanili della nostra nazionale – dichiara Savicevic a “Il Corriere Mercantile” -. Ne avevo parlato tempo fa con Mihajlovic, con cui sono in ottimi rapporti, e lui non ha manifestato alcun problema, anzi… la società ha fatto altrettanto. Così è nato questo mini-ciclo di aggiornamento di sei giorni».

SAMP – I presenti guardano in maniera particolare a una cosa: «Parleremo sopratutto di questioni specifiche inerenti gli allenamenti. Con Mihajlovic sarà piuttosto facile perché non ci saranno neanche problemi di lingua». Intanto la Samp è al terzo posto: «Ma saremmo venuti anche se non fosse stato così (ride, ndr)… Comunque sta conseguendo ottimi risultati e mi fa piacere: spero resti in alto il più a lungo possibile». Ci si chiede se sia una missione fattibile per i blucerchiati: «Penso che il Doria sarebbe potuto essere anche più in alto, ha perso un po’ di punti per strada. A Cagliari vinceva 2-0 e si è fatta rimontare, il Napoli ha pareggiato all’ultimo, con l’Inter ha perso per un rigore al 90′. A questa squadra mancano 4-5 punti, non vorrei che pesassero a fine stagione più di quanto pesano oggi».

MIHA E CALCIO ITALIANO – Savicevic aveva fiducia nelle capacità di Mihajlovic: «Sì, non avevo dubbi. Sin da quando ha iniziato ad allenare avrei scommesso sulle sue qualità, i fatti mi stanno dando ragione». Il Milan del Genio sembra essersi ripreso dopo la vittoria sul Napoli: «Può essere un’iniezione di fiducia, ma la vedo dura per il Milan tornare la grande squadra che era. Il calcio italiano ha perso molto in questi anni: Spagna e Inghilterra sono avanti, la Francia no, ma ha il Paris-Saint Germain. Stesso discorso per il Bayern Monaco in Germania». La soluzione forse è puntare sui giovani, come fa la Samp: «Certo, ma è una strada obbligata. Non capisco perché in Italia ci sia così poco spazio per i giovani giocatori. Nell’Inter l’unico italiano è Ranocchia: si può ancora definire una squadra “italiana”?».

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