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Samp, non rilassarti: il ciclo di ferro non è finito

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Domenica prossima, la Sampdoria affronterà il Sassuolo a Marassi; una partita, quella contro i neroverdi, da  non prendere assolutamente sottogamba, nonostante il momento di appannamento della truppa di Di Francesco: ecco perché

Fino a qualche stagione fa, diciamo quando la Sampdoria sconfiggeva il Sassuolo ai play-off di Serie B o quando a guidare i neroverdi la prima stagione di Serie A, dopo l’incomprensibile – e momentaneo – esonero di Di Francesco fu chiamato Alberto Malesani, ebbene chi avrebbe mai detto che il Sassuolo avrebbe poi lentamente scalato le gerarchie del campionato italiano fino a conquistare, lo scorso anno, il pass per il preliminare di Europa League? Difficile davvero qualche tempo fa scommettere su una provinciale come la squadra del presidente Squinzi, ma considerando diversi fattori, forse la parabola degli emiliani può apparire meno sorprendente: la potenza economica del proprio presidente, l’intelligenza di puntare su un allenatore giovane e dalle idee chiare costruendo sulla sua idea di calcio un progetto concreto e futuribile e l’insistenza con cui si è voluto puntare su giocatori italiani sono i principali fattori che hanno consentito alla Cenerentola neroverde di diventare una solida realtà del nostro campionato.

CRISI? – Già, ma a guardare la classifica di questa Serie A, viene da chiedersi: cos’è successo alla truppa di Di Francesco? Defrel e compagni, infatti, stazionano praticamente a fondo classifica – 16esima posizione – con la miseria di 13 punti. Pochi, davvero pochi per una formazione che l’anno scorso ha regalato spettacolo, gol e grandi vittorie ai propri tifosi, cresciuti nel frattempo di numero in modo proporzionale alla crescita verticale dell’appeal degli emiliani. Attenzione, però: perché una lettura di questo tipo, quanto mai frettolosa e superficiale, potrebbe trarre in grande inganno. Verrebbe da chiedersi, per esempio, perché, quando è iniziato il “ciclo di ferro” – Genoa, Juventus, Inter e Fiorentina – che avrebbe dovuto portare, a detta di molti, all’esonero di Giampaolo, si sia escluso così frettolosamente il Sassuolo da questa serie di partite difficili.

CAUTELA – Sì perché il Sassuolo, sebbene la classifica racconti un’altra storia, resta un avversario molto ostico da affrontare. Anzitutto, il campo ci direbbe che il Sassuolo non ha 13, ma 16 punti: i tre punti della partita casalinga contro il Pescara sono stati assegnati al Delfino per irregolarità burocratiche – Ragusa, neo-acquisto dei neroverdi, non avrebbe potuto esordire ancora quel giorno -, ma i ragazzi di Di Francesco quella vittoria l’avevano colta. Questo proietterebbe la squadra del presidente Squinzi già sopra la Sampdoria per quanto riguarda la classifica. Non va dimenticato poi l’impegno dell’Europa League: a differenza di molte squadre che, spesso e volentieri, iniziano a ritenere interessante la seconda coppa europea dagli ottavi di finale in avanti, Di Francesco ha sempre dato massima importanza alle sfide internazionali. Normale che si perda un po’ di lucidità in campionato dunque.

INFORTUNATI – Ma il grande problema dei neroverdi, quest’anno, è stata un’infermeria sempre stipata. Domenico Berardi, il faro della squadra in avanti, manca da settembre, e questo è stato un colpo molto duro per l’attacco di Di Francesco. Passando al centrocampo, le cose non migliorano affatto: un trio che potrebbe giocare titolare in diverse formazioni del nostro campionato – Missiroli, Magnanelli e Duncan – ad eccezione del capitano il cui infortunio è più recente, non ha quasi mai visto il campo. In difesa sono alternativamente mancati AnteiPeluso e l’anima che incarna al meglio la combattività della squadra, Paolo Cannavaro. Complice la sosta, molti di loro dovrebbero riuscire a recuperare per la trasferta di Genova, e allora Di Francesco potrebbe contare su una rosa più completa e, dato non trascurabile, riposata dopo la pausa per le Nazionali. Non bisogna farsi dunque ingannare dall’apparenza, ma rimanere ben concentrati, rispettosi di un avversario che certamente prima o poi invertirà questo trend negativo. Il responso lo darà poi, come sempre, il campo, ma un Sassuolo ferito, affamato di punti e ringalluzzito dai rientri e da una pausa rigenerante, può essere un cliente molto scomodo da affrontare, da includere a pieno titolo in quel “ciclo di ferro” che si spera di chiudere, domenica prossima, nel migliore dei modi.

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