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Sarri in conferenza stampa: «La Samp non merita la sua classifica, Cassano è una minaccia enorme»

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Giornata di vigilia a Castel Volturno per il Napoli, che domani affronterà la Sampdoria a Marassi per difendere il primato in classifica dalla rincorsa della Juventus.

 

Come di consueto il tecnico degli azzurri Maurizio Sarri ha incontrato la stampa per introdurre la gara di domani, ed ha inoltre sfruttato l’occasione per chiudere definitivamente la querelle a distanza con Mancini.

 

MANCINI, CAPITOLO CHIUSO: La vicenda che ha tenuto banco negli ultimi giorni è naturalmente il litigio fra Sarri e Mancini nella gara di Coppa Italia, vicenda che pare essersi spenta definitivamente con le scuse accettate da parte del tecnico jesino. L’ex-allenatore dell’Empoli comincia proprio da qui: «Sono molto contento che Mancini abbia accettato le scuse. La vicenda si chiude qui, aggiungo solo che mi è dispiaciuto passare per razzista ed omofobo, potrei sconfessarlo velocemente ma tirerei in ballo cose fatte e persone; un un certo tipo di cose si fanno però in privato, senza pubblicizzare. Ho sbagliato, ma a differenza di ciò che succede di solito in Italia mi sono preso le mie responsabilità. Chiudo la vicenda e non ne parlerò mai più».

 

SAMP SQUADRA CHE VALE: Questa partita può celare diverse insidie per gli azzurri, guai a sottovalutare l’avversario: «Sarà una gara contro una squadra che qualitativamente vale di più rispetto alla posizione che occupa in classifica. Stanno cambiando modo di andare in campo e le idee di Montella iniziano a vedersi. Anche la Juvenus ha sofferto a Genova, sarà una gara molto difficile. Se la squadra può essere destabilizzata dalla vicenda fra me e Mancini? Non penso possa essere coinvolta più di tanto, ma voglio risposte dopo l’ultima sconfitta. Vogliamo dimostrare che queste vicende non ci condizionano. E’ una gara importante anche mentalmente».

 

OCCHIO A CASSANO: Antonio Cassano ha speso parole di elogio per due pezzi da novanta del Napoli, Insigne ed Higuain. Sarri è però conscio che anche fra i blucerchiati, sebbene mancherà Roberto Soriano, c’è qualità, e chi ne ha da vendere è proprio il talento di Bari Vecchia: «Lui è un talento naturale, sa anche lui che avrebbe potuto fare di più. Ha dei colpi che hanno in pochissimi, è uno dei più forti della sua generazione, ma probabilmente caratterialmente non ha sempre trovato ciò di cui aveva bisogno. Alla Samp l’ho visto rigenerato, per noi sarà una minaccia enorme».

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