2013

Sardini: «Mihajlovic il più temuto dai portieri»

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Da quando Mihajlovic si è seduto sulla panchina della Sampdoria, uno dei momenti sicuramente più divertenti degli allenamenti, per giocatori e tifosi che assistono, è quello dei calci di punizioni. Il tecnico doriano è davvero un maestro sui calci piazzati, e ancora oggi, a distanza di anni dal ritiro dal calcio giocato, c’è chi si ricorda perfettamente di lui. Tra questi, il preparatore dei portieri della Sampdoria Sardini: «Io lo ricordo da giocatore nel senso che l’ho visto in azione dal vivo contro la squadra dove giocavo in quel momento. Ed era uno spettacolo già allora, Sinisa era uno dei giocatori più temuti da ogni portiere sulle palle inattive. E lo sarebbe ancora oggi, la precisione è sempre la stessa».

Il portiere avversario non aveva assolutamente modo di capire dove andrà a infilarsi il pallone, grazie alla rincorsa dell’ex difensore: «Lui esegue la rincorsa sempre allo stesso modo. E quindi non consente a chi sta tra i pali di avere un’intuizione sul lato dove indirizzerà la palla. Al momento dell’impatto poi, con questo incredibile movimento della caviglia la piazza dove vuole e soprattutto con una grande potenza. L’attimo è talmente veloce che il portiere spesso non ha nemmeno il tempo di tuffarsi, resta fermo in mezzo alla porta e vede la palla entrare».

Date le dichiarazioni di Sardini raccolte da Il Secolo XIX, non resta altro da fare che augurarsi qualcuno possa apprendere al meglio come calciare le punizioni dal grande maestro. Di fatto, salvo per le poche apparizioni in campo di Maresca nella scorsa stagione, alla Sampdoria manca un professionista nei calci piazzati dai tempi di Sergio Volpi. Dopo di lui, tanti calciatori più o meno bravi, come Cassano, Eder o Gabbiadini. Ma nessuno che davvero potesse rappresentare un pericolo concreto per i portieri avversari.

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