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Scanziani: «Vi racconto il momento in cui mi sono presentato a Ferrero»

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Sandro Scanziani, ex giocatore della Sampdoria, ha parlato della squadra del tecnico Andrea Pirlo e non solo. Le sue parole

L’edizione odierna del quotidiano La Repubblica ha intervistato la vecchia conoscenza blucerchiata Sandro Scanziani. L’ex giocatore della Sampdoria ha parlato della squadra del tecnico Andrea Pirlo e non solo. Le sue parole:

BARI-SAMPDORIA – «È stata una partita in cui tutto è girato bene, Stankovic è stato decisivo sul rigore. Ottima l’azione del gol. Nel calcio serve fortuna, meglio non disputare una gara perfetta e prendere i tre punti. Allora fu una partita quasi decisiva, anche se la vittoria valeva due punti. Il Bari era una concorrente e vincere così ha fatto crescere la nostra convinzione. Eravamo stati più cinici nello sfruttare le occasioni e la storia si è ripetuta».

LA SUA SQUADRA – «Eravamo quasi costretti a vincere, l’organico era il migliore della categoria, ma abbiamo dovuto soffrire fino al termine dopo un avvio stentato, anche sul piano fisico. Ogni tanto il direttore sportivo, Claudio Nassi, mi chiedeva come mai gli avversari corressero più di noi. Aveva anche analizzato la possibilità di andare ad allenarci ad Alessandria e giocare solo a Genova, ma, alla fine, avevamo saputo abituarci».

UNIONE DI SPOGLIATOIO – «Eravamo un gruppo di brave persone e, alla fine, ha fatto la differenza. Vincere I campionati con giovani esordienti non è facile, ma ai play off può capitare di tutto. È, però, importante che Pirlo recuperi tutti».

TIFOSI – «Il fattore campo non è più decisivo. Un pareggio pareggio ai miei tempi era sempre positivo, adesso bisogna sempre cercare di vincere. La regola dei tre punti ha cambiato tutto. Poche squadre hanno, però, un pubblico come quello blucerchiato e questo vantaggio andrebbe sfruttato».

MANTOVANI – «Mi ero innamorato del presidente dopo il primo incontro e volevo dimostrare tutte le mie qualità e mettevo massima determinazione in ogni allenamento. Quando vincevamo era la persona più contenta del mondo».

FERRERO – «Ero venuto una domenica in tribuna stampa per Sampdoria-Udinese ed eravamo avanti 1-0 al termine della prima frazione. Era seduto vicino e così mi sono avvicinato per salutarlo. Mi sono presentato e gli ho fatto i complimenti per la squadra. La sua reazione mi ha lasciato senza parole. Si è guardato intorno e, dopo aver fatto un gesto evidentemente scaramantico, si è messo a dire: ma questo è venuto a gufare».

UN NUOVO MANTOVANI – «Trovare un altro Mantovani, non solo per le vittorie che ha ottenuto, ma perché metteva sempre davanti a tutto il bene del club e non l’interesse personale».

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