Editoriale
San Culino e la Spallata alla sfortuna: il campionato della Sampdoria inizia ora
La Sampdoria ci crede fino alla fine e conquista la prima vittoria dell’era Ranieri: tre punti contro la Spal per l’obiettivo salvezza
Non lo avete visto, ma c’era. Come contro il Lecce, così San Culino si è palesato allo stadio “Mazza” negli ultimi minuti di una partita tutt’altro che avvincente per mettere la propria firma sul risultato. Sotto lo pseudonimo di Gianluca Caprari.
Partiamo da lui, dal match-winner inaspettato. L’attaccante è l’ultima arma di Claudio Ranieri per strappare i tre punti alla Spal: entra e sfrutta quei pochi istanti a disposizione per risollevare la Sampdoria, per darle un sospiro di sollievo in vista del prossimo impegno. Ci crede fino alla fine, reincarna lo spirito tanto decantato dal tecnico blucerchiato. Possiamo dire lo stesso di Morten Thorsby o di Tommaso Augello, entrambi esordienti tra lo scetticismo generale.
Il messaggio di Ranieri è chiaro e corretto: tutti sono indispensabili per raggiungere la salvezza. L’obiettivo passa anche (e soprattutto) dalla gestione del gruppo, degli sforzi fisici e mentali di ciascun componente della rosa. Gli equilibri vanno ritoccati gradualmente, e per questo va dato atto a Thinkerman di aver toccato le corde giuste. Una vittoria non fa primavera, ma rappresenta un nuovo punto di partenza.
Innanzitutto, distacca il Doria da quel terribile ultimo posto in classifica a cui nessuno era abituato. Dal punto di vista psicologico significa molto. E poi dà un’iniezione di fiducia a una squadra che da mesi ha (aveva) perso la voglia di combattere.
La corsa di Gaston Ramirez al momento del gol, l’esultanza di Caprari sotto il settore ospiti, l’abbraccio collettivo tra i giocatori in campo e quelli in panchina, i festeggiamenti di Ranieri con lo staff tecnico. Per una volta lasciamo da parte promossi, bocciati, prestazione, cambi, statistiche e futuro. Godiamoci il momento, perché lo aspettavamo da parecchio.