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Zapata meglio di Muriel: parlano i numeri

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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Zapata è chiamato a fare meglio di Muriel: le statistiche confermano che ciò è possibile. Al Fantacalcio una scommessa da fare

Arrivato l’ultimo giorno di mercato,  Zapata è sicuramente l’acquisto più importante della sessione estiva. Dopo gli addii di Schick e Muriel, autori di 22 gol nella scorsa stagione, la Sampdoria era chiamata a trovare per entrambi un sostituto. Una scommessa per una scommessa, questo rappresenta Kownacki: nessuno conosceva l’attaccante ceco quando arrivò in blucerchiato, e sappiamo com’è andata a finire. L’idea, o meglio l’auspicio, è quello che il polacco si riveli essere alla stessa maniera incisivo come il collega. La questione Muriel è sensibilmente diversa. Il colombiano si è fatto aspettare per anni: ogni stagione doveva essere quella della sua consacrazione, ma le circostanze finivano sempre per penalizzarlo. L’anno scorso – non fosse stato per l’infortunio – probabilmente avrebbe potuto fare molto di più di quanto realizzato. Se la sua cessione sarà un rimpianto lo scopriremo alla fine del campionato, nel frattempo in campo scenderà un altro colombiano. Per caratteristiche tecnico-tattiche e soprattutto fisiche i due sono molto differenti: Muriel sicuramente ha piedi migliori, Zapata ha dalla sua una corporatura che obbligherà gli avversari ad abbatterlo per fermarlo. Sono entrambi veloci e questo – nel caso dell’ex Napoli – è da sottolineare perché non sempre i giocatori fisicamente robusti riescono ad esserlo.

Perché puntare su Zapata al Fantacalcio? A questo punto la domanda viene spontanea. La scelta nel parco attaccanti è parecchio ampia, ma sul colombiano bisogna scommettere. In primo luogo parlano le statistiche, migliori per un certo verso di quelle relative a Muriel. Nella scorsa stagione ha messo a segno dieci reti, migliorando il suo rendimento rispetto al 2014/15 e al 2015/16. Nelle due stagioni citate l’apporto non è stato incisivo come nell’ultima, ma è stato sicuramente migliore di quello di Muriel alla Sampdoria. Nel triennio la progressione per l’ex blucerchiato è stata di quattro gol e un assist nel 2014/15, sei gol e quattro assist nel 2015/16 e nell’ultimo campionato undici reti e quattro assist. In tutte però Muriel era al centro del progetto, era il giocatore da cui ci si aspettavano i gol. Passiamo al triennio di Zapata che invece è spesso stato considerato una seconda linea: realizza sei reti e un assist nel 2014/15, che diventano otto reti e due assist nel campionato successivo e dieci reti e due assist in quello appena concluso. Secondo dettaglio da non trascurare è la voglia di riscatto, di essere protagonista, di incidere positivamente per la squadra, tutte cose dichiarate alla prima intervista con la maglia blucerchiata. Nel modulo di Giampaolo, non da ultimo, una torre come lui può diventare cruciale sui calci piazzati o nei corner: poche realizzazioni sono arrivate dagli schemi a palla alta – spesso importanti per sbloccare una partita -, forse perché mancava chi fosse fisicamente adatto a sbaragliare le difese e incornare a rete il pallone. Con Zapata questo problema dovrebbe trovare una facile soluzione, Ramirez e Praet – ultimamente molto largo e prolifico nel buttare il pallone in mezzo – lo cercheranno parecchio e sarà proprio Zapata a doversi smarcare per concludere a rete degli assist preziosi.

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