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L’amore è sbocciato: per Zapata garantiscono Pradè e Giampaolo
È scoccata la scintilla di un amore destinato a perdurare negli anni: la Sampdoria ha scoperto il nuovo Zapata
«È sbocciato l’amore dopo 16 secondi, è stato immediato». Basta questa frase, pronunciata dal responsabile dell’area tecnica Daniele Pradè dopo la partita contro il Torino, per legittimare ormai l’unione tra la Sampdoria e Duvan Zapata. Prima per le nazionali e poi per il maltempo, la duplice sosta ha permesso all’attaccante colombiano di inserirsi al meglio negli schemi tattici di Marco Giampaolo, potendo così assumersi il peso dell’attacco e agevolare al contempo la libertà di movimento del compagno Fabio Quagliarella. Un acquisto lento, concluso nelle ultime ore di calciomercato, a cui si contrappone una rapidità di esecuzione che fa invidia a tutta la Serie A: i 16 secondi impiegati per portare in vantaggio i blucerchiati, e raggelare un incredulo “Grande Torino”, ripagano quantomeno tutta l’attesa di vederlo in campo.
La rete più veloce della storia della Sampdoria è una buona presentazione ovviamente, ma non è abbastanza per gratificare il presidente Massimo Ferrero di tutti gli sforzi fatti per strapparlo alla concorrenza,: sì, perché oltre al Sassuolo, il Napoli ha rifiutato ben tre offerte dei granata per Zapata. Sarà un segno del destino, sarà una simpatica coincidenza. La strada è comunque quella giusta, frutto di lavoro, dedizione e consapevolezza di chi lo ha desiderato e voluto fortemente. Non parliamo di Gianluca Caprari, il quale rischia di passare in secondo piano dinanzi a tale evidenza, bensì del tecnico doriano, che può finalmente esaltare il giocatore e se stesso per un’altra scelta azzeccata. «Ha lottato, ha rincorso, ha giocato per la squadra, è stato forte nei duelli individuali. Quando c’è questa disponibilità puoi anche aggiustare i difetti». La scintilla è scoccata, sta a lui mantenere acceso l’amore per i colori che indossa.