Sampdoria Women
L’analisi: «Sampdoria Women? Ci ha quasi fregato. Non sembra squadra da retrocessione»
Jacopo Calamai, giornalista di tuttocalciofemminile.com, ha analizzato la Sampdoria Women di Cincotta dopo l’esordio in Serie A Femminile
Jacopo Calamai, sul sito tuttocalciofemminile.com, ha analizzato le prime due uscite della Sampdoria Women di Antonio Cincotta, all’esordio assoluto nel campionato di Serie A Femminile. Il suo commento.
«Avevano provato a fregarci. Ci erano quasi riusciti. La nascita di una nuova società praticamente all’ultimo momento, la squadra con il cartello “lavori in corso” fino a pochissimi giorni fa, una rosa per forza di cose nuova al 100% sia dal punto di vista dirigenziale che tecnico.
Eppure la Sampdoria Women dopo le prime due gare non appare assolutamente una squadra che possa rischiare la retrocessione. Concediamo all’intero staff blucerchiato gli scongiuri di rito ma la realtà è che, come sempre, poi alla fine parla il campo. A poco servono i nomi sulle maglie delle società o delle calciatrici.
Conta come si gioca e la Sampdoria lo fa con una grinta, cattiveria e determinazione di chi sa che non può lasciare nulla di intentato sul campo. Ed i risultati si vedono. Vittoria in casa della Lazio, sconfitta di misura contro una big come il Milan.
Contro le rossonere la Babb è stata una delle migliori ma è giusto e normale che il portiere pari, ci si aspetta questo da una calciatrice in quel ruolo.
In difesa la è stata molto ruvida con Pisani ed Auvinen, nei limiti del regolamento ovviamente, su Giacinti e Vero, tanto da mandare fuori giri la spagnola che ha passato praticamente gran parte della gara a discutere con l’arbitro.
A centrocampo sembrava che ci fossero almeno tre Fallico e che la Rincon fosse la gemella forte di quella vista (male) all’Inter nella passata stagione. Infine in avanti la Tarenzi era sempre pronta a fare la “guerra” con tutte per far salire la squadra e la Martinez a sfruttare la sua velocità per fare male alle avversarie.
Il tutto sotto la direzione vocale e gestuale dalla panchina di mister Cincotta. Il primo a credere in questo progetto, che in partenza sicuramente non poteva essere definito come vincente ma sicuramente affascinante.
Questa squadra è già un Gruppo (di quelli volutamente con la ‘G’ maiuscola) ed il merito è di calciatrici come Re, Tarenzi, Auvinen ma anche dello stesso tecnico che evidentemente è riuscito a trasmettere immediatamente le proprie linee guida e soprattutto, cosa fondamentale, ha ottentuo la fiducia della sua squadra.
La Sampdoria lotterà in ogni partita e non sarà una squadra facile da affrontare, per nessuno.
Se ad inizio Luglio veniva vista come una sorta di vittima sacrificale, già dopo due mesi possiamo dire con certezza che le cose sono cambiate. L’obiettivo ovviamente resterà la salvezza ma una volta raggiunta si potrà guardare quante partite mancano per arrivare a qualcosa di inaspettato e di conseguenza ancora più bello.
Così ha parlato il campo».