Sampdoria – Vojvodina, le pagelle: Krsticic inadatto, Palombo annacqua

Viviano 5: Se sui primi due gol può poco, se non magari cercare una deviazione più esterna sul tiro di Ozegovic, in occasione dell’uscita del terzo gol del Vojvodina è incredibilmente fuori tempo, concedendo un jolly inaspettato al numero 51 dei serbi.

Cassani 5,5: È tra i più propositivi della difesa, soprattutto in fase di spinta, cercando di saltare l’uomo quando può. Purtroppo è da premiare soltanto la voglia e lo spirito, perché i suoi cross non arrivano mai a destinazione, complice anche il non avere un punto di riferimento in mezzo all’area di rigore.

Silvestre 5: Con l’uscita di Palombo trova più aria e spazio di movimento, coprendo di più, ma sui primi tre gol non è esente da colpe: sul raddoppio sbaglia la diagonale che apre la strada a Ozegovic, autore del primo tiro ribattuto da Viviano.

Palombo 4: Chiamato in extremis a sostituire Regini in mezzo alla difesa si colloca a mo’ di ultimo uomo della squadra, ma ci mette poco a lasciare spazio a due distrazioni fondamentali, che costano prima il gol e poi una traversa. Nel secondo tempo non riesce a reggere in corsa Ozegovic che dà il la al secondo gol e sul terzo gol, proprio di Ozegovic, si lascia scavalcare dal cross in maniera elementare. (dal 14 st. Regini 5,5 evidentemente provato dai problemi intestinali dell’ultimo minuto, scende in campo per dare spinta sulla fascia sinistra, ma rischia eccessivamente sul pressing avversario. Bravo in diagonale su Ozegovic nel finale, ma la sua fascia è troppo spesso scoperta).

Zukanovic 5,5: Qualche cross sbagliato, che – come per il suo dirimpettaio Cassani – non trovano una torre pronta a raccogliere l’imbeccata, e qualche sbavatura in difesa, come sul primo gol del Vojvodina. Da rivedere, come tutti.

Fernando 5,5: Nel primo tempo è l’unico che resta a galla in maniera più che sufficiente, dimostrando di trovarsi a suo agio davanti alla difesa e sfiorando anche lo specchio della porta da calcio piazzato. Nella ripresa, però, cala come tutta la squadra lasciando troppi spazi in mezzo al campo, pur provando con la grinta a dire la sua. Grinta che, però, non basta.

Barreto 5: È il blucerchiato con la visione di gioco più ampia, smistando un altissimo quantitativo di palloni per gli attaccanti, nel primo tempo. Purtroppo cala nel corso della partita e rischia troppo giocando in orizzontale: ha dalla sua il piglio giusto, la voglia di provarci sempre, ma le azioni non possono passare sempre dalle ripartenze.

Soriano 5: A sprazzi il numero 21 della Samp, che chiude da capitano dopo l’uscita di Palombo e Krsticic, si accende e prova la giocata personale in dribbling: è troppo poco per un giocatore che ha vestito l’azzurro e che non dovrebbe illuminarsi, bensì dovrebbe essere perennemente brillante.

Krsticic 4,5: Un azzardo da parte di Zenga, che nonostante i tentativi a Pinzolo non riesce a trovare il tridente ideale né la posizione più adatta per il serbo. Arretrato subito a centrocampo dopo l’inizio da esterno d’attacco, dimostra tutti i limiti tecnici che gli impediscono di essere almeno da sufficienza in questa gara. (dal 15’ st. Wszolek s.v.)

Eder 5: Purtroppo non gli riesce di capovolgere la partita come solitamente faceva nel corso della stagione passata. Fa al tiro soltanto due volte, una su punizione – impegnando un impacciatissimo Zakula – e l’altra con un tiro sbilenco al volo. Poi tanta corsa, ma poca sostanza contro una difesa che sembra aver indovinato tutto in serata.

Muriel 5: Palla sempre attaccata al piede, troppo egoismo e pochi passaggi, insiste nel cercare sempre un dribbling di troppo mancando il tiro al momento opportuno. Per quanto, insieme con Eder, provi a non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, è del tutto inutile. (dal 25’ st. Bonazzoli s.v.).