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Sampdoria virtuosa in un calcio malato: l’autofinanziamento funziona

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Bilanci, in Serie A solo Napoli e Juventus trionfano: Sampdoria e Atalanta esempi virtuosi di autofinanziamento, strategia che funziona

In un calcio malato, fortemente dipendente dalle televisioni, in cui lo stadio contribuisce solo marginalmente ai proventi, la Sampdoria vive in una piccola isola felice fatta di valorizzazione dei propri giocatori, scouting attento e mirato a trovare i talenti del futuro. L’agitazione dei club di Serie A, percepita in questi giorni a seguito dell’assegnazione dei diritti TV a Mediapro, è figlia del fatto che molte società contano sul farsi scontare i contratti televisivi e di sponsorizzazione dalle banche: i debiti verso gli istituti di credito sono passati da 1,175 miliardi nella stagione 2015/16 a 1,289 miliardi della odierna. Come riporta la Gazzetta dello Sport, molte società hanno parecchie pendenze presso fornitori e con il Fisco: il Chievo ha 20 milioni di debiti, l’Udinese ha concluso una transazione per 11,7 milioni, il Genoa sta rateizzando il dovuto tra Iva e Irap pregresse per circa 60 milioni.

Le uniche due società che festeggiano i loro ricchissimi profitti sono Napoli (+66,6 milioni) e Juventus (+42,6 milioni). Il fatturato della Serie A cresce, è vero, ma i proventi arrivano dai diritti TV che pesano per il 56%, solo 22% deriva dai segmenti commerciali e un misero 10% dallo stadio. Se nella fascia delle “big” i conti in regola li hanno solo Juventus e Napoli, con le milanesi che arrancano e le difficoltà della Roma, dei club medio-piccoli spiccano due esempi di gestione intelligente: Atalanta e Sampdoria. Il club blucerchiato – al pari dei nerazzurri di Bergamo – riesce, grazie alla valorizzazione dei propri talenti e al continuo scouting, ad autofinanziarsi tramite il mercato.La gestione Ferrero delle trattative di mercato è ineccepibile: le società che ambiscono ai talenti della Sampdoria devono sborsare quanto il numero uno blucerchiato chiede. Ampio merito va anche ai colpi di mercato in entrata, segnalati dallo scouting di Pecini, che permettono alla società doriana di poter contare sempre su un ricambio di talenti in ogni stagione.

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