Gli Ex
Sampdoria, Ulivieri: «Ranieri si adatta. Obiettivo? Bisogna ricordarsi una cosa»
Renzo Ulivieri commenta il campionato della Sampdoria e le critiche ingenerose a Claudio Ranieri: le sue parole
Renzo Ulivieri, ex calciatore della Sampdoria, fa il punto sul campionato dei blucerchiati e le critiche a Claudio Ranieri. Le sue parole a Repubblica.
DERBY SENZA PUBBLICO – «È difficile da immaginare. Mi ricordo una volta, forse all’esordio, che dall’uscita sul campo mi sono ritrovato in panchina senza rendermene conto, rapito da un mix composto da emozione per la gara e atmosfera incredibile. Così non è la stessa cosa, ma va accettata questa situazione. Ricordi? Faccenda attaccato alla maglia di Brady e l’irlandese che fa il gesto di togliersela per dargliela. Quando vado a Coverciano mi capita spesso di rivedere Mario e continuiamo con il sorriso quel derby. Gli chiedo sempre di ridarci la nostra maglia. È un episodio simpatico».
TIFOSO – «Ero sampdoriano sfegatato, ma il mio derby era San Miniato Basso – San Miniato Alto, con implicazioni calcistiche, ma anche di rivalsa sociale».
CRITICHE A RANIERI – «Adattarsi è la norma per molti, ma non solo in funzione difensiva. Con la Fiorentina, ad esempio, aveva cambiato in corsa ed aveva avuto ragione. È difficile leggere le situazioni, bisogna sapere di calcio. Trent’anni fa i cambiamenti erano legati alle marcature, adesso anche per ripartire ed attaccare meglio».
SAMPDORIA – «È tornata nella corretta dimensione per i valori di questa squadra. Chiedere di più non sarebbe giusto. Ha momenti di bel gioco, qualche altro che fa fatica. È normale. Bisogna sempre ricordarsi di che panni ci si veste».
CAGLIARI – «Le problematiche erano semplici, guidavo un gruppo con pochi valori morali. Perdevano sempre contro le piccole e poi si faceva dei partitoni con le grandi. Non riuscivano a capire quali fosse il loro campionato. Si pensava più alla gloria individuale. Eppure erano presenti valori tecnici da metà classifica in su, ma non riuscimmo a tirarli fuori. Con Di Francesco si è cercato un cambio di tendenza e mentalità. Qualche risultato è andato storto e nel calcio conta tanto. Semplici è molto pragmatico, sembra che abbia preso il verso giusto»
SAMPDORIA CAGLIARI – «Una battaglia, è una partita importante per il Cagliari, ma anche la Sampdoria deve ancora fare punti».
CAMPIONATO – «Il calcio è in completa evoluzione. Si comincia a giocare con il portiere, le difese palleggiano molto di più, si portano cinque-sei giocatori di area di rigore. Sta cambiando molto. Abbiamo sempre una buona scuola e siamo stati capaci di mescolare la nostra cultura con le altre, ma anche se gli avversari si sono “italianizzati”, regalano poco»
GAP EUROPA – «Paghiamo la differenza di risorse. Ronaldo arriva in età avanzata proprio per questo motivo».