Hanno Detto
Thorsby: «Sono cresciuto alla Sampdoria. Non penso al mercato»
Morten Thorsby, centrocampista della Sampdoria, fa il punto della situazione dal calciomercato al suo impegno ecologista
Morten Thorsby, centrocampista della Sampdoria, fa il punto della situazione dal calciomercato al suo impegno ecologista. Le sue parole a Il Secolo XIX.
CRESCITA – «Sì, diciamo che in questi ultimi due anni sono cresciuto tanto e penso di aver dimostrato di poterci stare, nel calcio italiano. Detto questo devo ancora crescere molto».
RITIRO – «Mi piace molto qui, il clima mi ricorda quello di casa mia, con questo freschetto è più facile lavorare».
D’AVERSA – «Il mister ha le idee chiare, lo conosco da quattro giorni ma mi pare molto focalizzato su quello che dobbiamo fare. a me lavorare piace, a lui lavorare piace, tutto benissimo quindi».
NON SOLO CORSA – «Voglio che ci sia altro! Correre tanto è un vanto ma ora mi sta stretto. Vorrei migliorare nella tecnica, nei gol e negli assist, dare un maggiore contributo offensivo».
AFFINARE LA TECNICA – «Cerco di potenziare i punti più deboli. Non voglio passare solo come centrocampista difensivo, voglio migliorare l’aspetto offensivo».
MERCATO – «Ho sempre detto che voglio crescere nella Sampdoria, sono già cresciuto in questi due anni ma il mio percorso non è finito. Qui sto bene, sono stati i due anni più belli della mia carriera finora, il mercato è il mercato ma io non ci penso».
EURO 2020 – «Sono felice per l’Italia, che ho tifato. Sono dispiaciuto che la mia Norvegia non abbia potuto recitare il ruolo che secondo me la squadra meritava. Abbiamo una generazione con potenziale ma non siamo riusciti a sfruttarlo. Vedere i tifosi italiani in festa però è stato bello: l’Italia aveva bisogno di questa gioia».
DAMSGAARD – «Non mi ha stupito il suo exploit. Tutti i tifosi della Sampdoria avevano già visto quest’anno il suo potenziale, adesso anche il mondo. Penso che possa crescere ancora tanto».
ESEMPIO ECOLOGISTA – «A parole magari non tutti, ma ogni giorno arriva nel parcheggio un’altra Smart elettrica e questa è la prova che il messaggio arriva. Prese in giro? Qualche battuta quando si scelgono tematiche così, bisogna metterla incontro. Siamo tutti indietro nella sensibilità ambientale. Ma l’importante è che poi quella Smart elettrica arrivi al campo. È un percorso inevitabile ormai, nei prossimi anni sarà sempre più così, l’ambiente lo pretende, io voglio solo velocizzare questo processo. Guardate cosa sta succedendo con l’alluvione in Germania: il cambiamento climatico non è uno slogan retorico, è una minaccia per il pianeta e per tutti. E dobbiamo attivarci tutti per modificare i nostri consumi inquinanti. In Norvegia e Finlandia è stata un’estate molto calda: è preoccupante. Tutti inquiniamo un po’, anche senza rendercene conto, dobbiamo tutti per la nostra quota migliorare dalle piccole cose».