Sampdoria, Sibilli unico faro dopo la partita di Bolzano: dall’Eccellenza con papà alla maglia blucerchiata: il percorso del trequartista

Giuseppe Sibilli è stata una delle poche note positive della Sampdoria contro il Sudtirol: l’affascinante storia del centrocampista blucerchiato

Beppe Sibilli ci ha messo poco a conquistare la fiducia e la stima dei tifosi della Sampdoria. Ai blucerchiati serviva come ossigeno un centrocampista con personalità che abbia le idee chiare su cosa bisogna fare nella trequarti avversaria e, ieri, ha trovato anche la sua prima rete con la nuova maglia.

L’ex Bari, con i quali lo scorso anno segnò 12 gol in 37 partite di Serie BKT inclusi playout, si sta subito contraddistinguendo in quest’esperienza ligure dove, la maggior parte degli arrivi, stenta ad imporsi. Questo però non vale per questo ragazzo sbocciato relativamente tardi.

Come racconta Il Secolo XIX arrivò infatti in cadetteria solo a 24 anni con la maglia del Pisa dove ebbe la fiducia di Luca D’Angelo. Fu lui il primo a credere in quel ragazzo che anni prima, in Eccellenza, giocava con il padre nella stessa squadra. Ribattezzato da Michele Mignani come un “calciatore di strada” potrebbe finalmente essere arrivato quel rinforzo che restituisce grinta, carattere e personalità ad una squadra che vuole tornare ai fasti del passato, e anche il prima possibile.