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Sampdoria-Roma, le pagelle: Quagliarella illude, Dzeko gela il Ferraris

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Un’ottima Sampdoria va in vantaggio grazie al sedicesimo centro di Quagliarella, ma viene riagguantata nel finale dal sigillo del bosniaco

Viviano 6,5 – Nel primo tempo salva il risultato con il piede sul tocco ravvicinato di Silvestre, nella ripresa la mira imprecisa degli avversari tiene la sua porta inviolata fino al gol di Dzeko.

Bereszynski 6 – Contiene Ünder senza troppe difficoltà, anche se raramente si sgancia in avanti per partecipare alla fase offensiva.

Silvestre 6 – Fatica a prendere le misure a Dzeko nei primi minuti, lasciando il bosniaco libero di tirare in un paio di occasioni, poi perde una palla sanguinosa sulla trequarti, non sfruttata dalla Roma. Col passare dei minuti acquisisce più sicurezza.

Ferrari 6 – Come il compagno di reparto, ad inizio gara non sembra sicurissimo. Da un suo body-check non fischiato da Orsato nasce l’azione che porta al rigore poi trasformato da Quagliarella.

Strinic 6 – Si propone in zona offensiva più di quanto non faccia Bereszynski, anche se saltare Florenzi è difficile. Per il resto, solito apporto fatto di grande intelligenza tattica, anche se nel finale va un po’ in debito d’ossigeno e viene sostituito (dal 28′ s.t. Murru s.v. – in sofferenza sui continui attacchi romanisti).

Praet 6,5 – Nel primo tempo ottima la sua fase di interdizione, sdradica diversi palloni dai piedi degli avversari sulla trequarti giallorossa. Quando prova l’azione personale e tenta l’uno contro uno con Fazio, l’esito non è però quello sperato. Esce per infortunio, ed è un vero peccato (dal 35′ s.t. Barreto s.v. – Prova a fare legna a centrocampo).

Torreira 7 – Motorino inesauribile, ma non solo: copre i buchi dei suoi compagni in ripiegamento, prende il pallone nella propria metà campo con autorevolezza, imposta il gioco. Cosa chiedere di più? A 25 milioni è regalato.

Linetty 6,5 – Quando gioca il polacco, si vede: corre, lotta, pressa, a tratti con fin troppa irruenza, tanto che si becca un giallo nel primo tempo. In leggero calo nella ripresa, ma il suo apporto è comunque importante.

Ramirez 6,5 – La parabola ascendente di Ramirez continua: nella prima frazione mette Zapata in movimento con due palloni meravigliosi dalla trequarti. Per il resto della partita poi continua a prendere il pallone e, anche quando lo perde, non si dà mai per vinto e insegue gli avversari con quel piglio che tanto piace ai tifosi.

Quagliarella 7 – Dategli una palla-gol e lui la trasformerà in oro: Orsato concede il rigore e il numero 27 non se lo fa ripetere due volte, segnando il 16° gol in campionato. Esce ad inizio ripresa per il riacutizzarsi dell’affaticamento muscolare (dal 6′ s.t. Caprari 6,5 – Buon ingresso: appena entrato va vicino al gol con una punizione diretta all’incrocio, ma Alisson è straordinario. Successivamente spara alto da buona posizione sugli sviluppi di un corner).

Zapata 6 – Tantissimo lavoro sporco per l’attaccante colombiano, che con Manolas e Fazio ha vita dura dal punto di vista della fisicità. Ad inizio ripresa ha un’occasione d’oro su assist di Praet ma spara altissimo, guardando in cagnesco il prato di Marassi.

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