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La bellezza di un “10” brasiliano per la Sampdoria

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La Sampdoria dovrà trovare un nuovo protagonista nel ruolo di trequartista: si parla di Ilicic, ma un verde-oro potrebbe funzionare a Genova

Adios, Bruno: la notizia di Fernandes in partenza dalla Sampdoria – direzione Sporting Lisbona – è stata una sorpresa un po’ per tutti. L’anticipazione di “A Bola” ha svelato un’operazione che sarebbe andata comunque a segno alla fine dell’Europeo U-21, una partenza che ormai è stata stabilita. In fondo, il quasi ex 10 del Doria ha sempre voluto riabbracciare il Portogallo: farlo con lo Sporting, con la prospettiva delle coppe europee e di un club importante, era l’ideale. Ora però la Sampdoria deve cercare un sostituto: si parla molto di Josip Ilicic, ma la cifra richiesta dalla Fiorentina (sette milioni di euro, nonostante un contratto in scadenza nel giugno 2018) e il profilo discontinuo dello sloveno hanno fatto alzare più di un sopracciglio sulla possibilità di concludere l’affare.

UN BRASILIANO NEL LONTANO ORIENTE – E allora perché non guardare altrove? Qualche giorno fa abbiamo suggerito alla Sampdoria di guardare a Oriente, dove il rapporto qualità/prezzo si fa più giusto, lasciando spazio a sorprese e occasioni che spesso molti ignorano. E non parliamo solamente di giocatori del sud-est asiatico, ma anche di stranieri che trovano la consacrazione dall’altra parte del mondo. A questa categoria appartiene Renato Ribeiro Calixto Aguiar, detto semplicemente Renatinho. Brasiliano di Cardoso (nello stato di San Paolo), sembrava destinato al solito giro di prestiti nel proprio paese, dopo esser cresciuto nel Coritiba. Poi il destino gli ha regalato due anni in Giappone, al Kawasaki Frontale, dove si è imposto totalmente: il club giapponese ha prelevato il suo cartellino e Renatinho è rimasto un altro anno e mezzo nei pressi di Tokyo, prima che il mercato della Chinese Super League gli offrisse un’occasione unica. L’offerta del Guangzhou R&F – i cugini del più famoso Evergrande, l’altra squadra della regione – era onestamente non rifiutabile (si parla di 600 milioni di yen, quasi cinque milioni di euro) e così il brasiliano è diventato la nuova stella del R&F.

PROFILO GARANTITO – Parliamo di un classe ’88, ma l’età inganna: parliamo di un profilo fatto e finito, un mancino capace di giocare soprattutto da ala, ma che sarebbe tranquillamente riciclabile da trequartista o – ancora meglio – seconda punta, un ruolo nel quale potrebbe scaricare il tremendo talento che è racchiuso nel suo piede sinistro. Ottimo tiratore di piazzati, Renatinho darebbe una scossa a un gioco – quello della Sampdoria di Giampaolo – che spesso si è dovuto affidare al solo Muriel per una scossa a uno spartito ordinato. Se il colombiano dovesse partire, quel minimo d’imprevedibilità richiesta sparirebbe; Renatinho potrebbe esser una risposta a quell’eventuale assenza. Non è un affare facile per due motivi e non c’entra il costo del cartellino (transfermarkt valuta Renatinho 1,5 milioni di euro). Il primo sta nel benessere del ragazzo: il brasiliano è in Oriente da ormai cinque anni, trascorsi tra Giappone e Cina: perché cambiare? Il secondo è nell’ingaggio che il Guangzhou R&F fa pervenire a Renatinho: una cifra certamente rilevante, la Sampdoria potrà pareggiarla? Tanti dubbi, ma quel che certo è che questo profilo sembra molto interessante per avere un “10” brasiliano che illumini la Genova blucerchiata.

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