Editoriale

I nostri campioni, adesso, sono altri

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Mentre la prima squadra naufraga in un infelice finale di campionato, la Primavera della Sampdoria conquista i suoi tifosi: l’editoriale del nostro direttore Mario Petillo

Eravamo in vacanza da tempo, eravamo scoraggiati dal non avere più un obiettivo oramai da qualche settimana. Si dirà che nonostante tutto siamo riusciti ad arrivare decimi, un dato che non si può non considerare, fatto è che contro il Napoli sembrava ci volessimo quasi scansare, senza motivo alcuno, per permettere ai partenopei di arrivare secondi. Noi che di favori agli azzurri non ne dobbiamo, tantomeno dopo la gara d’andata. Se quindi in un primo momento ho apprezzato le scelte di Giampaolo che ha mandato in campo la Sampdoria migliore, senza perdersi in turn-over e in concessioni a chi ha giocato meno, come hanno fatto per esempio il Chievo o il Bologna sabato sera, subito dopo mi sono pentito di questa scelta: come un copione già letto e riletto, dopo pochi minuti di gara i tifosi si sono scatenati contro Regini per l’ennesima leggerezza del difensore blucerchiato, che, chiaramente, è stato subito bersagliato di ingiurie e offese collegate alle sue richieste di aumento di ingaggio di settimane fa. Regini è così, però: prendere o lasciare. Un giocatore che pecca di cali di concentrazione in maniera troppo ripetuta, che probabilmente può essere messo in campo soltanto nelle partite che non contano. E il problema non è soltanto sul primo gol, ma sull’intera partita. Così come penso che la prestazione di Puggioni sia stata decisamente sotto la media, per la scarsissima comunicazione sul primo gol del Napoli e per la posizione non mantenuta sul 3-0 di Hamsik. Possiamo giustificare l’intera squadra soltanto se riteniamo corretta l’interpretazione di essere in vacanza già da un bel po’.

Chiudiamo la stagione 2016/17, insomma, e guardiamo subito a quella 2017/18, con un piccolo spiraglio aperto per questa grande emozione che ci stanno dando i ragazzi della Primavera di Pedone. Questi sono i nostri fuoriclasse di adesso, che ci permetteranno di vivere un giugno di fuoco, incandescente, alla ricerca di una gloria che manderebbe la Primavera di quest’anno negli annali, come fu per quella di Pea, dalla quale qualche buon giocatore uscì. Le Final Eight inizieranno il prossimo 4 giugno e dopo aver schiantato anche il Torino ieri pomeriggio, le possibilità per la Sampdoria di ben figurare sono tantissime. Magari non nell’immediato, ma tra un anno potremo capire chi di quella rosa potrà sbocciare e diventare un giocatore fatto e finito. Uno sguardo sempre attento al futuro, come d’altronde Giampaolo, che alla società ha già dato indicazioni per quello che dev’essere un mercato importante: stavolta si parte da un’ottima base, che dovrà essere solo puntellata in alcuni punti. Questa Sampdoria, adesso, merita una rivincita in Europa: che l’Atalanta sia d’esempio e che il sesto posto possa essere il nostro obiettivo del prossimo anno. Quest’anno la differenza è stata di 15 punti, ossia cinque vittorie mancate: quella col Chievo, con l’Udinese, col Torino e poi altre due che potete scegliere da voi. L’anno prossimo queste partite andranno vinte. Io ci credo. Voi?

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