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Sampdoria, parla l’ex portiere: «Audero ha sbagliato»
Pellizzaro, ex portiere della Sampdoria, ha analizzato la prestazione di Audero contro il Cagliari: «Ha ragione Ranieri ad arrabbiarsi»
Giorgio Pellizzaro, ex portiere della Sampdoria, ha analizzato ai microfoni del Secolo XIX la prestazione di Emil Audero contro il Cagliari. Le sue parole.
ARBITRAGGIO – «Ha ragionissima Claudio a essersi arrabbiato nel post partita. Io avrei detto anche di peggio per l’ingenuità di Audero, ma consentitemi anche per l’arbitraggio che dopo il gol di Gabbiadini per me non ne ha fatta una giusta. Su Pavoletti, per esempio, ci stava il secondo giallo e poi ha toccato di mano sull’azione del gol, tutte cose che mi stupisce il Var non abbia visto».
AUDERO – «Dopo c’è l’ingenuità di Audero perché quel pallone non lo devi mai e poi mai rinviare così nel nulla quando mancano pochi secondi. Aveva appena fatto una presta alta, non doveva restare in piedi ma buttarsi a terra e magari simulare anche di essere caduto male per restarci di più. Perdonate se sono così esplicito ma alla mia età me lo posso permettere e sappiamo tutti come va il calcio. Claudio ha usato la metafora di sgonfiare il pallone, io più banalmente dico che in quel momento tutta la tua intelligenza deve essere spesa per far finire la partita».
ERRORE – «Ai miei tempi era più facile perché io, portiere, avrei scambiato la palla con il mio libero e me la sarei fatta restituire all’infinito potendola sempre riprendere in mano. Oggi non si può, devi rinviare, ma c’è modo e modo per farlo. Se proprio devo, mai centrale ma larghissima in modo che finisca lontano e in fallo laterale. Così gli servi una chance sul piatto d’oro e loro hanno ringraziato. La consolazione è che Audero da un episodio così potrà solo crescere e vi assicuro che non gli risuccederà più».
SAMPDORIA – «Lo dico da tifoso, oltre che da amico di Ranieri, do un ottimo giudizio della stagione. Ha 32 punti, ne mancano 12, ne facesse uno a partita arriverebbe a 44. Non è anche più dell’obiettivo? Io le partite della Sampdoria le guardo tutte e forse il vero problema è che Claudio, da signore, rimarca poco, è picchia troppo poco. Nelle altre partite si suonano molto di più, i suoi sono tutti un po’ come Audero, troppo perbene, siamo onesti».
CRITICHE – «Sento che qualcuno lo critica per i troppi cambi, ma cosa è pagato a fare un allenatore se non per provare sempre a migliorarsi? Non voglio essere antipatico, ci sono allenatori che non cambiano mai, pensiamo a Giampaolo, ma è un bene per voi? Il fossi un tifoso e un presidente vorrei un allenatore che fa ruotare la rosa e cerca l’assetto migliore. Che poi si trovi subito non è detto ma ci prova».
FUTURO RANIERI – «Questo dovete chiederlo a lui. Io anni fa, in tempi non sospetti, gli avevo già detto che la Sampdoria era l’ideale per lui. Per la città, i tifosi, l’ambiente, tutto. Lo pensavo e lo penso ancora».