Sampdoria, panchina corta in difesa: la stanchezza pesa sul rendimento
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Sampdoria, panchina corta in difesa: la stanchezza pesa sul rendimento

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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Sette gol subiti nelle ultime due partite (cinque solo dall’Inter), è un bilancio pesante per la difesa della Sampdoria: il motivo della flessione

La Sampdoria si è presentata al fischio d’inizio della stagione 2020/21 con i calciatori contati in difesa. O meglio, si è presentata con tre centrali da poter ruotare (Omar Colley, Maya Yoshida e Lorenzo Tonelli), un centrale di ritorno da un lungo stop, ma considerato la riserva a destra del terzino (Alex Ferrari). Con solo due terzini per fascia (Bartosz Bereszynski e Tommaso Augello) e due riserve quasi mai utilizzate (Kaique Rocha e Vasco Regini).

La scarsa possibilità di rifiatare in difesa ha portato la Sampdoria ad avere una media gol subiti a partita di 1.5 (54 incassati, 48 segnati: saldo -6). È evidente che il passivo sia migliore rispetto a quello della scorsa stagione (-17 la differenza reti), ma Claudio Ranieri raccoglieva l’eredità pesante di Eusebio Di Francesco, capace a subire 16 gol nelle prime sette giornate. Se c’è un dato su il tecnico romano dovrà lavorare nella prossima stagione (se confermato) sarà proprio quello della solidità difensiva.

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