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Nicolini esce allo scoperto: «Non tollero certe cose»

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Nicolini non entrerà nello staff tecnico e dirigenziale della Sampdoria: chiarite le motivazioni in una lunga intervista per sfogarsi

Una telenovela pari a quella di Patrik Schick ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi blucerchiati. Alla fine, però, Enrico Nicolini non entrerà a far parte del mondo professionale della Sampdoria. Il mancato accordo, dopo mesi di tira e molla, si basa sia sul piano del ruolo che avrebbe dovuto svolgere sia su quello economico. Il Netzer di Quezzi preferisce chiarire la propria posizione ai microfoni di Telenord: «Ho incontrato Osti, è mio amico e abbiamo parlato serenamente. Purtroppo ho capito che sarei andato alla Sampdoria non perché ho quarantatré anni di lavoro alle spalle e sono un professionista, ma solamente perché sono sampdoriano e i tifosi mi volevano. A sessantadue anni, onestamente, non tollero certe cose, non posso permettere che la gente non mi giudichi per il mio lavoro. Se una persona, oltre a essere capace e competente, tifa per questi colori va bene, ma non deve essere l’inverso. Questa è una mia sensazione, non voglio nemmeno tirare fuori il discorso dei soldi perché è sempre molto antipatico. Secondo me non c’erano le condizioni per andare alla Sampdoria, mi è sembrata tutta una forzatura».

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