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Ferrero sbotta: «Chi non capisce niente stia a casa»

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Sampdoria-Napoli, Ferrero: «Sceso in campo per l’amore dello sport. Chi non capisce niente se ne stia a casa». Sul mercato: «Riparto da Giampaolo e continuo con Osti e Pradè, ma qualche giocatore partirà»

Serata movimentata per il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero che, durante il secondo tempo della gara contro il Napoli persa 2-0, è dovuto scendere in campo per tentare di placare gli animi in Gradinata Sud, da cui imperversavano cori offensivi contro i partenopei: «La cosa che mi ha portato a scendere in campo è stata il mio amore per lo sport, il calcio è uno sport mondiale e noi abbiamo una tifoseria meravigliosa. Per me Genoa, Sampdoria, Milan, Inter, Cagliari fanno sempre parte del calcio: la gente che si mette in mezzo e viene allo stadio non mi appartiene, perciò mi sono sentito in dovere, prima di tutto perché sono un presidente che ama il calcio e non fa distinzioni. Il calcio è aggregazione e amore, non violenza. Cosa raccontiamo ai nostri ragazzi? Di questi quattro scappati di casa che vengono qua a dar fastidio? Non va bene, siamo l’isola felice, sampdoriani e napoletani sono tifosi meravigliosi. Siamo tutti italiani, figli di Dio e se veniamo a vedere una partita dobbiamo godere. Sono sceso, mi sono infradiciato tutto, ho cercato di calmarli e ci sono riuscito, perlomeno con quelli che amano veramente la Sampdoria: altri mi hanno perfino ingiuriato, ma peggio per loro».

In Gradinata Sud è apparso anche uno striscione di protesta verso la squadra, per come ha affrontato il finale di stagione. “Il prossimo anno credeteci come ci abbiamo creduto noi”, la frase scritta: «Noi ci abbiamo creduto fino in fondo – assicura Ferrero – non giochiamo tanto per fare. Io ho investito centinaia di milioni qui, e ho portato qui dei campioni, senza togliere niente ai Garrone e agli altri presidenti. Tornate indietro di 4 anni e ricordatevi com’era la Sampdoria. Il calcio è cambiato. Io investo sempre, stiamo facendo delle grandi strutture e l’anno prossimo partiremo già con 4-5 punti in più grazie a questo. Dite a questi signori che gli striscioni glieli metto io, se non capiscono niente che se ne stiano a casa. Ripartiamo da Giampaolo? Certo, tutta la vita, lui è il nostro allenatore e ha ancora due anni di contratto. Sono più incazzato di voi e di quelli che mettono gli striscioni. Non credo che ci saranno sanzioni, perché anche noi quando andiamo in altri stadi subiamo cori e tutti fanno finta di niente. Proprio perché abbiamo una meravigliosa tifoseria, forse quando si scalda qualcuno che non c’entra niente con la tifoseria della Samp gli si fa da cassa di risonanza».

Quando gli viene chiesto se anche l’anno prossimo si cercherà di raggiungere una qualificazione in Europa, Ferrero non ha dubbi: «Proverei anche per l’Australia. Lo vedete il cuore che ci metto, i soldi, ho provato a prendere giocatori importantissimi e ci proverò ancora, ma, per fortuna o purtroppo, ancora non vengono per motivi più profondi. Perché la Juventus vince i campionati? Perché ha i 170 milioni di euro di monte ingaggi, io sono arrivato a 50: più di così che posso fare? Sono qui per crescere ogni anno e lo sto dimostrando, anch’io sono molto ambizioso e anche a me piacerebbe vincere qualcosa, però quando un giocatore sta qui e vuole andare via che fai? Lo trattieni? Non puoi, l’importante è prendere ricambi importanti. Vendo a 100 ma compro a 70, non mi tengo da parte niente per me. Se fosse per me tratterrei tutti, ma qualcuno partirà inevitabilmente. Oggi abbiamo fatto una partita importante, ce la siamo giocato contro un avversario che ha 90 punti non a caso».

Dopo il summit a Roma degli scorsi giorni, i rinnovi dei dirigenti Osti e Pradè non sembrano essere più in discussione: «Non è una ripartenza – sottolinea il presidente – ma una continuità. Squadra che vince non si cambia, e per me questa squadra ha vinto. Bisogna accendere le lampadine fuori e aumentare i kilowatt, ce la metterò tutta perché ci sono rimasto molto male. Punteremo certamente a qualcosa di più. Ora siamo una squadra media, facciamo da trampolino ai ragazzi e insegniamo loro a giocare calcio».

Ferrero non sembra contento delle seconde squadre, ufficializzate recentemente dalla FIGC: «Non sono d’accordo con questa normativa, ne discuteremo in Lega perché non mi piace. Abbiamo scritto una lettera per dire che perlomeno avrebbero dovuto interpellarci, le seconde squadre fatte così non ci piacciono». Ancora una volta, il “derby del cinema” ha visto trionfare De Laurentiis contro Ferrero: «Lui ha preso il Napoli e io la Samp, magari il prossimo anno lo vinco io, dato che me ne ha rubati due. Un voto alla stagione? Un 8, non di più, altrimenti non abbiamo più stimoli per migliorarci».

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