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Sampdoria-Milan, Giampaolo: «La miglior partita di sempre, e che attacco»
Sampdoria-Milan finisce 2-0, Giampaolo è entusiasta: «La miglior partita da quando son qui. Andiamo a caccia di miglioramenti»
Pomeriggio memorabile per la Sampdoria, che dopo un mese torna a giocare davanti al proprio pubblico e lo fa alla grande. Al “Ferraris” i blucerchiati asfaltano il Milan per 2-0, dimostrando grande qualità e spirito di gruppo, con i rossoneri quasi mai in partita. Un capolavoro firmato dalla reti di Duvan Zapata e Ricky Alvarez, quest’ultimo mandato in campo da Marco Giampaolo sul finire del match, ma capace di segnare con un sinistro micidiale dopo appena 20 secondi dal suo ingresso. Il tecnico doriano, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, non può che essere entusiasta per la vittoria maturata oggi: «Devo dire che è probabilmente la miglior partita della Samp da quando son qui, la prestazione è stata importante sotto tutti i punti di vista, ma assume ancora più valore al cospetto di un avversario come il Milan. Sono contento per tutti: per i giocatori, per il club, per i nostri tifosi. La Sampdoria tra le grandi? Non sono preoccupato, vado a caccia di miglioramenti: siamo stati spesso discontinui nell’intensità fisica e mentale, oggi siamo stati in partita per 90′. Poi qua il pubblico spinge, l’entusiasmo ti porta anche oltre i limiti fisiologici».
Il reparto offensivo, oggi ancor di più, ha dato prova di essere di alto livello: «Fabio (Quagliarella, ndr) adesso fa le cose per bene, meglio di quando gliele spiego. Ha i tempi, sa come smarcarsi, quando risalire. Duvan è da poco insieme a noi, ma ha grande sensibilità e disponibilità. Anche dietro siamo messi bene: Caprari mi piace molto e Kownacki è un giovane dalle grandi prospettive, quindi c’è da dormir poco la vigilia delle partite per scegliere chi mandare in campo». La Sampdoria, in questo avvio di stagione, non ha ancora perso una partita: «I risultati ti aiutano per tutto, poi l’ambiente è di altissimo livello. Ecco come si migliora: vincendo e dando continuità ai risultati. Non potrà andare sempre così – conclude -, ma queste prestazioni ci aiutano sicuramente a sentirci migliori».