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Il migliore 11 della storia della Sampdoria
Da Pagliuca e Boskov a Vialli e Mancini: ecco qual è la miglior formazione della Sampdoria dal 1946 a oggi
Sono tantissime le storie racchiuse all’interno del mondo del calcio e una delle più affascinanti riguarda la Sampdoria, squadra ligure entrata nella storia del pallone italiano. Fondata nel 1946 dalla fusione tra Sampierdarenese e Andrea Doria, due storiche squadre genovesi, la Sampdoria è un club ricco di storia e tradizioni. I suoi colori, il blucerchiato, e l’inconfondibile stemma con la silhouette di un marinaio – soprannominato Baciccia – raccontano un legame profondo con la città di Genova e il suo porto.
Grandi nomi hanno calcato il prato dello Stadio Luigi Ferraris, segnando epoche e lasciando un’impronta indelebile nella storia del club. Tra le molte leggende blucerchiate, alcuni giocatori e allenatori hanno ottenuto un riconoscimento particolare, diventando veri e propri idoli per i tifosi della Samp. Parliamo di leggende che nel corso degli anni hanno estasiato chiunque con le loro giocate, al punto da essere presi in considerazione dai bookmakers. Sì, perché gli esperti di scommesse pronosticano la favorita alla vittoria di una partita anche in base ai giocatori schierati in campo e con professionisti del calibro di Vialli e Mancini non puoi non fare il contrario. Se sei un appassionato di calcio e della Sampdoria e vuoi divertirti cercando di indovinare i risultati delle prossime partite, scegli un bookmakers presente sul sito Casinfoy, potendo contare su una lista di siti scommesse e migliori Casinò Live D’Italia.
Ecco quindi che, in questo articolo, diremo la nostra miglior formazione della storia della Sampdoria, con modulo 3-4-1-2.
Allenatore: Vujadin Boškov
Vujadin Boškov, più noto per i suoi aforismi, ha avuto un grande impatto innovativo nel calcio, portando il Real Madrid in finale di Champions League e vincendo la Serie B con l’Ascoli prima di conquistare lo scudetto con la Sampdoria. Boškov ha trasformato la Sampdoria, che nel 1986 era al 12° posto, in una squadra campione, grazie a un 4-4-2 che ha saputo sfruttare al meglio il talento di ogni giocatore. Il famoso tecnico ha creato un legame indelebile con Genova, diventando un’icona indimenticabile del calcio italiano.
Porta e difesa
Portiere: Gianluca Pagliuca
Gianluca Pagliuca, preso dal Bologna in prestito e poi acquistato definitivamente, è diventato un elemento fondamentale della Sampdoria tra gli anni ’80 e ’90. Guidato da Boškov, Pagliuca ha raggiunto la maturità necessaria per diventare uno dei migliori portieri italiani. Nonostante la controversia generata dal suo trasferimento all’Inter nel 1994, Pagliuca rimane un simbolo del grande successo della Sampdoria.
Difensore centrale sinistro: Pietro Vierchowod
Centrale sinistro c’è Pietro Vierchowod che con la sua velocità, precisione, tempismo e abilità nella marcatura, è stato un baluardo della difesa della Sampdoria per dodici anni. Importante anche per la vittoria dello Scudetto con la Sampdoria, Vierchowod viene ricordato come uno dei migliori difensori in Serie A. A ribadire ciò c’ha pensato il miglior giocatore della storia, ovvero Maradona: il Pibe de oro in alcune interviste ha sempre affermato che il difensore che non voleva mai affrontare era lui, Pietro Vierchowod.
Difensore centrale: Luca Pellegrini
Luca Pellegrini, passato al Varese nel 1980, è stato un elemento chiave nella costruzione della grande Sampdoria. La sua personalità tranquilla e riservata ha equilibrato l’ego e l’estro dei suoi compagni di squadra, mentre il suo legame con Mantovani si è rafforzato fino alla vittoria dello Scudetto con la Sampdoria. Dopo l’apice della sua carriera, Pellegrini ha resistito per altri quattro anni prima di ritirarsi.
Difensore centrale destro: Moreno Mannini
Moreno Mannini, malgrado la sua preferenza per il ruolo di terzino destro, si è adattato a giocare come difensore centrale destro. Ha giocato nella Sampdoria per 16 stagioni, dimostrandosi avanti per il suo tempo, con una propensione naturale per spingersi avanti e sostenere il gioco sulla fascia, caratteristiche apprezzate da allenatori come Arrigo Sacchi.
Centrocampo
Esterno sinistro: Ernesto Cucchiaroni
Dal ’50 al ’63 troviamo Ernesto “Tito” Cucchiaroni, argentino capace di far innamorare un’intera piazza. Parliamo di un giocatore non dal fisico imponente, ma che ammattiva gli avversari grazie alla velocità, grinta e grande tecnica. L’intensità di ogni sua partita raggiunse il culmine nel campionato del ’60-’61, portando la Sampdoria al 4° posto. Ricordato con affetto dai tifosi, il suo nome è legato a uno dei primi gruppi ultras italiani.
Centrocampista centrale: Antônio Carlos Cerezo
Antônio Carlos Cerezo, amato per il suo stile di gioco e atteggiamento positivo, è un’icona della Sampdoria. Durante il suo periodo genovese, si distinse per le sue qualità tecniche e fisiche. Nonostante fosse considerato in declino alla Roma, la Sampdoria gli offrì una seconda occasione, che ricambiò con sei stagioni di alto livello.
Centrocampista centrale: Angelo Palombo
Angelo Palombo ha trascorso quasi tutta la sua carriera alla Sampdoria, vivendo un riassunto della storia doriana. È considerato la vera bandiera della squadra, colui che incarna alla perfezione il significato di blucerchiato. Nonostante una breve parentesi all’Inter, Palombo è rimasto un punto di riferimento nel centrocampo ligure, diventando il più amato dal popolo.
Esterno destro: Attilio Lombardo
Nonostante il suo fisico particolare, Lombardo è riuscito a elevarsi come uno dei migliori esterni destri del calcio italiano. Un giocatore capace di sacrificare l’ego per la squadra, con una carriera costruita attorno a fondamentali semplici: corsa, precisione negli scambi, assist e passaggi di piatto. Ad oggi, con il calcio in mutamento, farebbe ancora la differenza.
Trequartista: Roberto Mancini
Attuale CT della nazionale italiana, con la quale ha conquistato un Europeo, vincitore con l’Inter e il City, Roberto Mancini è probabilmente il più forte calciatore che abbia mai indossato la maglia della Samp. Dal controllo del corpo nei dribbling alla maestria nel tocco di palla, Mancini ha tracciato la storia del calcio genovese, diventando una leggenda indiscussa. Attualmente è primatista di presenze e reti avendovi disputato 566 partite segnando 173 gol.
Attacco
Attaccante: Gianluca Vialli
Come non inserire in questa particolare formazione Gianluca Vialli. Un giocatore sontuoso che ha fatto benissimo nella Sampdoria in coppia con Mancini, segnando un’era. Caratterizzato da un gioco potente e intuitivo, Vialli ha conquistato i cuori dei tifosi, nonostante la sua carriera blucerchiata sia terminata prematuramente dopo la vittoria a Wembley. Prima di lasciarci, da capo delegazione della nazionale ha alzato il suo ultimo trofeo, l’Europeo vinto dall’Italia nel 2021.
Attaccante: Sergio Brighenti
Sergio Brighenti, centravanti non raffinato ma potente, ha tracciato la sua strada nel calcio italiano, diventando capocannoniere nel 1961. Nonostante le difficoltà personali, Brighenti conserva un legame affettivo con la Sampdoria e i suoi tifosi, un legame che testimonia il suo impegno per il club.