Sampdoria, Manfredi: «Accardi uomo chiave e abbiamo la massima serie nel DNA. Su Pedrola...» - Samp News 24
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Sampdoria, Manfredi: «Accardi uomo chiave e abbiamo la massima serie nel DNA. Su Pedrola…»

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Il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha rilasciato un’intervista dove parla de progetti del Club: le sue parole

La Sampdoria sta ristrutturando completamente l’organico della rosa per abbassarne gli ingaggi e potenziarla in tutti i reparti in un secondo momento. A riflettere bene sulle strategie da intraprendere è sicuramente il direttore sportivo Pietro Accardi ma a monte rimangono le scelte di Matteo Manfredi, presidente della società.

Per questa ragione il presidente ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport dove ha commentato diversi aspetti del calciomercato blucerchiato e molto altro ancora. Ecco le sue parole:

SUGLI OBIETTIVI: «Le nostre giornate passano con l’ossessione di fare meglio di ieri. L’ho imparato nella scorsa stagione. Ne ho imparate parecchie di lezioni. Innanzitutto ho compreso ancora di più la mia responsabilità nei confronti dei tifosi. Aggiungo anche che la Serie B a mio avviso è ancora sottovalutata a livello di contenuti multimediali nazionali ed internazionali».

SU ACCARDI: «Sono convinto che il calcio abbia una visione un po’ miope, con la tendenza a fare scelte di breve termine per non rischiare di essere schiavi di impegni lunghi. Ho invece preferito in un ruolo chiave come questo dare continuità al progetto sul medio termine. Accardi è stato scelto dopo un processo selettivo durato mesi: ha vinto la B, conosce bene il nostro ambiente, sa lavorare con budget definiti, che troverà anche a casa nostra. Ha dimostrato pure di riuscire ad individuare talenti e valorizzarli, la filosofia che deve prendere il calcio e che prenderà la Sampdoria».

SUL BLOCCO DI MERCATO: «Non vorrei parlare di singoli in questa fase del mercato. Dico solo che la sostenibilità è la parte fondante del nostro progetto».

SUI CONFRONTI TRA ACCARDI E PIRLO: «Si, ci sono stati confronti da tempo, ma questi paletti ci obbligano a lavorare più alacremente del normale.Il blocco del mercato è un fardello con cui fare i conti. Il nostro mister ha grandi capacità tecniche ed umane. Dovremo essere creativi e all’altezza delle aspettative».

SULLA SERIE B: «Non ci nascondiamo dietro al fatto che questa società abbia la massima serie nel suo DNA. Il prossimo sarà il 13° anno in B dal 1946 ad oggi. E il nostro progetto va dai tre ai cinque anni».

SUL MONTE INGAGGI: «Il salary cap imposto dalla Lega di B è di dieci milioni e come già fatto l’anno scorso dovremo gestirlo. Vuol dire mettere il 40% di ogni euro superiore a tale tetto come garanzia cash. Le nostre ambizioni ci impongono di dover considerare uno sforamento. La storia recente della Serie B dice che le squadre promosse hanno avuto un monte ingaggi proiettato oltre i 20 milioni. Avere i soldi e vincere non è scontato ma è un po’ più facile che farlo con budget sostenibili».

SU PEDROLA: «Deve essere l’anno di Pedrola. Per noi è un nuovo acquisto visto il lungo stop ed ora può fare la differenza».

SU FERRERO: «A volte torna con azioni di disturbo. Mi auguro che questo tema non ritorni più in futuro».

SULLE WOMEN: «Il comparto femminile richiede risorse ingenti (circa un milione e mezzo) e pur essendo un asset importante e nel quale credere è una voce di solo costo per il club. Ma siamo sicuri che il movimento potrà consolidarsi negli anni».

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